Arpa monitora la radioattività

Ci sono delle attività industriali o militari che utILIzzano materiali radioattivi, oppure attività come la lavorazione di alcuni minerali come quelli contenenti uranio e torio che possono rilasciare elementi radioattivi nell’ambiente, così come alcune attività sanitarie e scientifiche. E’ quindi importante monitorare costantemente la radioattività di aria, ambienti e cibi, per salvaguardare la nostra salute. E’ quello che fa Arpa Lombardia con il Centro Regionale di Radioprotezione che dal 1988 opera a Milano. Monitorare la radioattività è un obbligo previsto da trattati internazionali e la centrale milanese nel 2011, in occasione di Fukushima, riuscì a rilevare delle tracce nell’aria. Non solo incidenti nucleari, anche in casi di fusione accidentale di sorgenti radioattive nel settore metallurgico, possono aumentare la radioattività. Il centro rileva anche la presenza nell’area di gas Radon, un gas radioattivo di origine naturale, inodore e incolore, che si forma dal decadimento dell'uranio presente nel terreno e nelle rocce. È presente ovunque, ma può accumularsi in concentrazioni pericolose negli ambienti chiusi, come le abitazioni, rappresentando un rischio per la salute, in particolare per lo sviluppo di tumori polmonari.  Il centro vanta uno dei pochi laboratori di radiochimica in Italia e riveste ruoli importanti e sinergici sia a livello nazionale che internazionale. Per questo, è considerato una delle eccellenze di Arpa Lombardia.

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