Droga e cellulare sequestrati in carcere
Alla già difficile situazione derivata dal sovrappopolamento nel carcere di Via Gleno a Bergamo, si aggiunge il rinvenimento di sostanze stupefacenti e oggettistica varia, occultata in modo ingegnoso, rinvenuta dagli agenti della Polizia penitenziaria. Ed è proprio, ultimo in ordine di tempo, il sequestro di un micro cellulare nascosto in un panino. Questi sono soltanto alcuni dei casi scoperti dagli agenti durante i colloqui con i famigliari all’interno della casa circondariale. Presumibilmente erano destinati al consumo o lo spaccio all’interno dell’istituto. Il cellulare in particolare, come detto trovato all’interno di un panino destinato a un detenuto in procinto di essere trasferito. L’intervento è avvenuto grazie all’attenzione e alla prontezza della Polizia presente nel reparto, guidati dal dirigente Nicola Grieco e dal commissario Vincenzo Occhipinti. Il sindacato Sinappe ha espresso apprezzamento per il risultato ottenuto, evidenziando l’importanza del lavoro svolto dagli agenti in un momento in cui le carceri italiane sono sempre più esposte a rischi legati alla sicurezza e all’introduzione illecita di oggetti e sostanze. Il carcere di Bergamo, è importante ricordare, risulta fra i primi dieci in Italia per livello di sovraffollamento, così come riportato dall'ultimo report del Garante nazionale delle persone private della libertà, secondo il quale ci sono 62.722 detenuti presenti nelle carceri italiane, a fronte di 46.706 posti disponibili, con un indice di sovraffollamento del 134,29% a livello nazionale e di un significativo aumento del numero di presenze, con un incremento di 10.499 unità - registrato dal dicembre 2020.
Commenti
Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!