64enne muore travolta da una barca in manovra

E’ stata travolta da una barca mentre stava nuotando nel lago. E’ morta così questo martedì pomeriggio Frisca Lisa Laygo, filippina di 64 anni, residente da molti anni a Predore. La tragedia è avvenuta davanti al bar Molo 31, sotto gli occhi del marito. Per sfuggire al caldo, la coppia si era tuffata in acqua, quando, attorno alle 17, un’imbarcazione leggera da diporto, pare durante una manovra, ha investito la donna, che stava nuotando con una tavola a poca distanza dal marito, e che è stata colpita tra capo e collo dall’elica del motore. Al timone un 43enne bresciano, carabiniere fuori servizio, che stava manovrando la barca prestatagli da un amico, senza accorgersi della presenza della donna a poca distanza. Pare che il mezzo l’abbia travolta mentre stava virando, per ripartire dal pontile dove aveva appena attraccato per scaricare dei passeggeri. La donna sarebbe stata colpita alla testa, sarebbe quindi sprofondata nel lago e solo quando il corpo è riemerso i presenti hanno capito cosa era successo. Un villeggiante che ha assistito alla scena si è tuffato per soccorrerla e portarla a riva, un altro bagnante è accorso per praticare il massaggio cardiaco in attesa dell’arrivo dei soccorsi giunti con l’idroambulanza di Camunia Soccorso, l’ambulanza dei volontari di Sarnico, l’automedica, per la donna non c’è stato nulla da fare. Le autorità hanno dato via alle indagini, ascoltando i testimoni e ricostruendo l’accaduto, mentre Il pubblico ministero ha aperto un fascicolo d’indagine con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Un atto dovuto in relazione alla nuova norma sull’omicidio nautico, nata proprio in seguito alla morte di Umberto Garzarella e Greta Nedrotti a Salò nell’estate 2021. Dalle prime indagini comunque risulterebbe che il conducente stesse manovrando a bassa velocità in una zona in cui la balneazione non è sicura. Gli accertamenti sono in carico alla Guardia di Finanza. Frisca Lisa Laygo, di origini filippine, da tutti ricordata come una donna solare, che amava l’arte, viveva in Italia dagli anni Novanta e da molti anni a Predore con la sua famiglia. Questo martedì si era recata al lago con il marito Gian Carlo Lanza e il loro cagnolino, quando è avvenuta la tragedia. La 64enne lascia nel dolore anche un figlio. Attorno alla famiglia si stringe in queste ore la comunità di Predore.

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