Berzo Inferiore e Nave in lutto
Berzo Inferiore e Nave: due comunità in lutto nel giorno di Ferragosto per la scomparsa di due persone amate e stimate, Francesca Testa e Paolo Dassa, tutti e due morti questo venerdì mattina mentre vivevano una delle loro passioni più grandi, quella per lo sport e la montagna. Francesca Testa non era solo una camminatrice, era anche una runner, correva per l’atletica Cima, amava la montagna anche d’inverno, amava infatti sciare e amava anche gli animali, i cavalli soprattutto, e praticava equitazione. A piangerla insieme ai genitori e ai fratelli, sono i tanti amici che con lei hanno condiviso allenamenti e giornate all’aria aperte e che la ricordano come una ragazza solare, umile, sempre gentile. La sua vita si è spezzata all’età di soli 30 anni, durante un’escursione all’Aviolo. E’ precipitata, durante la discesa, per circa 200 metri. La caduta non le ha lasciato scampo. Era partita insieme ad un compagno di escursione dalla località Pozzuolo, nel comune di Edolo, dove aveva parcheggiato l’auto ed aveva affrontato la salita fino ai 2881 metri della cima Aviolo. La tragedia sarebbe avvenuta nel tratto iniziale della discesa, attrezzato con un catena fissa. Avrebbe perso l’appiglio precipitando nel vuoto. E’ toccato alla Guardia di Finanza del Soccorso Alpino con l’elisoccorso di Brescia, recuperare la salma che è stata portata presso la camera mortuario di Edolo dove al fratello è toccato il triste compito del riconoscimento. Nata e cresciuta a Berzo Inferiore, Francesca Testa dopo la scuola aveva trovato lavoro come barista e viveva con i genitori, il papà Edoardo, cuoco in un ristorante del paese, e la mamma Raffaella Squaratti, che lavora nella Rsa di Piamborno, nella casa di famiglia di via Rivadelli, insieme ai due fratelli minori Luca e Manuel. La notizia della morte della ragazza ha raggiunto i famigliari mentre si trovavano in località Zuvolo, sopra Berzo, per la festa degli alpini, che è stata subito annullata e il sindaco di Berzo ha annunciato per il giorno del funerale, il lutto cittadino. Anche la comunità di Nave è in lutto per la morte di Paolo Dassa, di 61 anni, originario di Capo di Ponte, precipitato questo giovedì durante un’escursione in Valtellina, nei pressi del rifugio Omio, dove si trovava in vacanza. Il suo corpo senza vita è stato recuperato dal soccorso alpino sui monte della Val Masino, in provincia di Sondrio. Come il fratello, Don Battista Dassa, molto conosciuto in Valle Camonica come organizzatore di pellegrinaggi e lunghe camminate e attualmente parroco di Collio Valtrompia, anche Paolo amava camminare ed era un grande appassionato di escursioni. Lavorava a Cellatica, viveva in località Civelle e appena poteva si recava tra i monti. Questo giovedì era uscito da solo per un’escursione, ma non è più rientrato. Lascia nel dolore anche i fratelli Fausta, Italo, Romano, Giacomo, Omodeo, Maria attorno ai quali si stringe la comunità di Nave.
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