Violenza di genere: 67 casi in 2 settimane

Sessantasette casi di violenza di genere in due settimane. Sono i numeri, impressionanti, che hanno tenuto impegnati i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bergamo: 44 casi dopo richieste d’intervento al numero unico di emergenza 112, altri 23 a seguito delle denunce presentate. In 65 casi si è proceduto penalmente nei confronti dei presunti responsabili. Ultimo episodio in ordine di tempo il 31 agosto a Treviglio, nell’abitazione di una famiglia di origine marocchina. Qui, un giovane, in preda a uno scatto d’ira, ha aggredito fisicamente la sorella 25enne, ferendola al volto con un coltello da cucina mentre lei dormiva. Il ragazzo, già denunciato a maggio per maltrattamenti, si è disfatto del coltello gettandolo in un boschetto, ma è stato localizzato e bloccato dai militari. Il gip ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere. Ventiquattro ore prima, una 45enne italiana minacciata dall’ex compagno: prima telefonicamente, poi di persona. L’uomo si è presentato sotto la sua abitazione ubriaco, iniziando a spingere e a minacciare di morte la donna. Rintracciato dai militari della stazione di Urgnano è stato trovato in possesso di un coltello, quindi fermato e portato in carcere. Uno dei giorni più frenetici è stato il 24 agosto, tre gli interventi in quella giornata. Un 40 polacco residente a Seriate allontanato dalla casa famigliare per minacce e percosse. Un 49enne albanese residente a Bergamo arrestato per aggressione a calci e pugni alla moglie e ancora un 52enne arrestato, dopo essere stato trovato, nonostante il divieto, sotto l’abitazione dell’ex compagna a Pumenengo. La sera del 21 agosto, infine, i militari della caserma di Romano di Lombardia hanno tratto in arresto un giovane italiano del ‘92, senza fissa dimora, già sottoposto alla misura dell’allontanamento urgente dalla casa familiare abitata dalla ex compagna, e già tratto in arresto il 16 agosto scorso per violazione della stessa prescrizione.

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