Controlli sui porti d'arma: 44 licenze revocate
Dal 1 giugno al 1 settembre, la Questura di Brescia ha revocato 44 porti d'arma, sequestrato 304 armi da fuoco, di cui 212 fucili, 34 revolver e 57 pistole semiautomatiche, oltre a 13 tra sciabole e machete e 679 munizioni. Il punto sulle licenze e sui controlli, in tema di armi in provincia di Brescia, è stato fatto dal Questore questo giovedì mattina. Sono 33.768 i porti d'arma ad oggi validi nelle mani di altrettanti bresciani: più di 19 mila riguardano cacciatori, più di 14 mila invece sono stati rilasciati per uso sportivo, come il tiro a volo o i poligoni di tiro, ma ci sono anche più di 1.500 licenze di collezione di armi, per armi antiche o rare accanto a quelle comune. Da settembre ad oggi la Questura di Brescia ha rilasciato più di 17 mila licenze di cui quasi 3 mila a cacciatori. Chi per sport, chi per passione, chi per caccia, chi per lavoro: non sono pochi i residenti della Provincia in possesso di una regolare autorizzazione per detenere, trasportare e avere con sé armi. Fondamentali quindi i controlli della Questura per verificare il mantenimento dei requisiti per avere la licenza; controlli che sono stati intensificata negli ultimi tre mesi. Il bilancio è di 56 diffide a far pervenire entro 60 giorni il Certificato Medico obbligatorio. Le normative europee in materia, dal 2018 sono più rigide e impongono verifiche sui requisiti psico-fisici e di condotta dei titolari dei porti d'arma. I controlli degli ultimi mesi hanno avuto come risultato 29 revoche di porti d'arma per uso caccia e 15 licenze ad uso sportivo. Sequestrate 304 armi da fuoco, 13 sciabole o machete, 679 munizioni, a persone trovate alla guida in stato di ebbrezza, che si sono rese protagoniste di aggressioni o reato, coinvolte in litigi familiari o di vicinato o che non hanno più i requisiti psico fisici. Infine le raccomandazioni della Questura: le armi vanno custodite in un luogo sicuro, deve essere inaccessibili ai minori e alla persone non autorizzate, devono essere chiuse o in un armadio blindato; è importante effettuare costantemente le operazioni di manutenzione per garantire il funzionamento dei sistemi di sicurezza e denunciare immediatamente il furto o la perdita di possesso di un'arma, perché altrimenti si può essere ritenuti responsabili di reati posso essere commessi con l'arma rubata. Procurarsi un'arma da detenere nell'abitazione nella quale convivono i nostri stessi familiari è una decisione che va valutata con attenzione – ha sottolineato il Questore Paolo Sartori ricordanto che aavere nella propria disponibilità un'arma non sempre, e non necessariamente, significa maggiore sicurezza. Dall'inizio dell'anno ad oggi, gli agenti hanno denunciato, per omessa custodia, un 80enne di Villa Carcina, un 35enne di Toscolano Madreno e un 70enne di Brescia che deteneva una pistola automatica senza autorizzazione.
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