Falò di fede e gioia

La devozione alla Madonna del monte di Gianico, chiamata con affetto famigliare “la Madonnina”, torna a rinverdirsi ogni anno con la festività della Natività di Maria celebrata dalla Chiesa cattolica l'8 settembre. La Comunità di Gianico, infatti, fa coincidere la festa del Santuario dedicato alla sua Madonna proprio con il giorno della nascita di Maria, come indicato dal protovangelo di Giacomo del IV secolo. Particolarmente solenni i festeggiamenti decennali quando Gianico diventa una foresta di fronde e fiori, incantata e bella; ma la festa annuale è sentita, come recita anche la preghiera scritta dal parroco Don Giacomo Passeri negli anni cinquanta, nella quale si chiede di proteggere Gianico e tutta la Vallecamonica. La preparazione liturgica alla festa è curata nei particolari, interiori ed esteriori: nel giorno della vigilia i fedeli partecipano ad una fiaccolata che dalla Chiesa Parrocchiale di S. Michele arcangelo sale al Santuario della Madonne del Monte per ricevere la benedizione con la reliquia, quest'anno impartita Mons. Pietro Chiappa, vicario del Vescovo di Brescia. Al termine della celebrazione, composta e partecipata, la gioia esplode con un grande falò che illumina tutta la bassa valle, al quale partecipano centinaia di persone, soprattutto famiglie con bambini. A questo falò risponde un altro grande fuoco, acceso dai volontari ai prati di Salvà, a ricordo della linea di luce che coinvolge il territorio gianichese e dell'unità della popolazione attorno alla sua Madonnina.

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