Le aree interne vanno tutelate
13 milioni di italiani vivono nelle aree interne, territori come le nostre valli, tanto per capirci, che sono il 58% del territorio italiano. Dove spesso mancano i servizi: la sanità è carente, la scuola zoppica, le infrastrutture mancano. E allora che fare? Pensare ad un rilancio delle aree interne è quanto mai necessario al nostro paese. Nell'ambito della festa della CGIL Valle Camonica-Sebino il segretario generale Maurizio Landini presente anche quest'anno nell'area feste di Rogno, è stato stimolato, fra le altre cose, ad un intervento su questo tema, sui cui anche il territorio sta riflettendo. Il titolo della giornata era: “Geografie rivoltate, mettere i margini al centro”. Introdotto dalla segretaria della camera del lavoro di Valle Camonica e Sebino, Barbara Distaso e anticipato dalle riflessioni dei sociologi Aldo Bonomi e Filippo Barbera, coordinati da Giovanni Pizzocchero, il segretario generale ha tracciato le linee di come la politica e l'economia dovrebbero muoversi per far sì che i margini diventino centro. Ovviamente Landini non ha mancato di riflettere anche su temi generali come la perdita del potere d'acquisto di salari e pensioni, sulla disaffezione alle politica, sulle guerre, sul sistema fiscale iniquo, sui contratti di lavoro. Oggi la festa è proseguita con riflessioni sulla situazione della Palestina e chiuderà domenica con il pranzo di raccolta fondi per sostenere gli sportelli antiviolenza della Valle Camonica ed il lavoro dell'associazione Donne e diritti.
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