Due pericolosi pregiudicati in manette
Era ricercato con un mandato d'arresto internazionale per violenza sessuale su minori il 29enne brasiliano arrestato nei giorni scorsi dalla squadra Mobile della Questura di Brescia dopo una complessa indagine, coordinata dai servizi operativi e di cooperazione internazionale. Le volanti lo hanno prelevato da un appartamento in centro città e lo hanno trasferito nel carcere cittadino. L'uomo era fuggito dal Brasile dopo la condanna definitiva (a nove anni e quattro mesi) per violenza sessuale su minori. I fatti risalgono al 2015 e 2016. All'arresto si è arrivati grazie alla cooperazione internazionale tra le forze di polizia italiane e le autorità brasiliane. Le indagini proseguono per verificare se l'uomo abbia avuto appoggi in città o provincia. I carabinieri di Villa Carcina, invece hanno trasferito in carcere – eseguendo un'ordinanza cautelare del GIP del tribunale di Brescia – un 49enne italiano. E' accusato di minacce aggravate, lesioni, porto d'armi e spaccio. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di ricostruire diversi episodi di minacce e violenza di cui l'uomo si sarebbe resto protagonista. A giugno all'esterno di un bar di Sarezzo, dopo una lite con alcuni clienti, aveva esploso dei colpi di pistola ferendo ad un piede un cittadino moldavo. A luglio, sempre al culmine di una lite, aveva invece minacciato di morte con un coltello un giovane all’interno di un locale di Marcheno, fuggendo prima dell’arrivo dei Carabinieri. In un garage durante una perquisizione sono state trovate una pistola revolver con matricola abrasa (verosimilmente la stessa arma utilizzata a Sarezzo), munizioni cal.45, 300 grammi di cocaina e 280 di hashish. L'arrestato si trova in carcere a disposizione dell'autorità giudiziaria. Due denunce per ricettazione: le hanno presentate nei confronti di un pluri pregiudicato 33enne e della sua compagna, una 24enne incensurata, i carabinieri di Gussago. I due avrebbero rubato sette selle da equitazione – valore 10 mila euro – in un centro ippico del paese cercando di rivenderle sul web. Sono stati i carabinieri a fissare un appuntamento per acquistarle. Ne hanno trovate quattro che sono state restituite ai proprietari. Per i due giovani, invece, è scattata la denuncia.
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