La decana del Sebino ambasciatrice nel mondo
Questo mercoledì 5 novembre è stata inaugurata la motonave Iseo, nata dallo storico Battello che fu protagonista del tragico attacco aereo del 5 novembre 1944 ad opera di 12 aeroplani americani in volo fra la Toscana e il Bresciano con la missione di distruggere un ponte ferroviario a Marone. Tremilacento proiettili centrarono il battello Iseo che in quel momento navigava fra Tavernola e Montisola, con a bordo 120 persone. Erano civili, residenti della zona, lavoratori, donne, uomini, bambini. Le cronache di allora documentano 42 vittime, 4 dispersi, 33 feriti. Il ricordo di quei morti e della lunga scia di dolore che ancora non si è spenta è stato rinnovato a Siviano di Montisola con una intensa cerimonia, alla quale hanno partecipato cittadini, ragazzi delle scuole, associazioni combattentistiche e d'arma, sindaci del Serbino, parenti delle vittime e gli ultimi testimoni della tragedia. I bambini ed i ragazzi di Montisola hanno espresso pensieri, disegni, scritti, lanciando poi un fiore bianco nel lago, uno per ogni vittima della tragedia, chiamando ad alta voce il loro nome. Dopo la riparazione dei gravi danni, il battello Iseo ha ripreso a navigare con importanti interventi di refitting fino al 2015, quando il Rina ne decretò il fine vita. Sul Sebino nessuno voleva rinunciare a quel pezzo di storia vivente. Così, con un atto di coraggio, si decise di recuperare ciò che era recuperabile, rifare ex-novo le parti troppo ammalorate e restituire la nave al Sebino proprio nel giorno in cui ricorre il tragico evento. Il costo dell'intervento è stato di circa 2 milioni di euro, dei quali1,6 a carico di Regione Lombardia, il rimanente a carico di Navigazione Lago d'Iseo. Ora il vecchio piroscafo, poi diventato battello ed ora motonave, memoria vivente del Sebino, entra a far parte della flotta di 16 imbarcazioni in servizio per il trasporto pubblico locale.
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