Resta in carcere l’accoltellatore
Ha scelto un luogo simbolo del potere economico, per pugnalare alle spalle Anna Laura Valsecchi, la manager di Finlombarda, in Piazza Gae Aulenti a Milano. Resta in carcere Vincenzo Lanni il bergamasco di 59 anni con problemi psichiatrici, che dieci anni fa aveva perso il lavoro come programmatore informatico, fatto che lo portò ad infierire su due anziani tra Villa di Serio e Alzano Lombardo, per poi finire in carcere, identico copione di quanto successo nelle scorse ore. Una violenta pugnalata, un gesto fulmineo, come fulminea è stata la sua fuga finita verso sera: alle 19.20 quando è stato rintracciato in via Vitruvio, nell’albergo dove viveva da giovedì scorso, da quando è stato allontanato da una delle comunità di Exodus, per comportamenti contrari alla condotta della comunità. “Spero che la donna che ho colpito stia bene”, ha commentato Lanni, che ha lamentato la sua insofferenza per essere stato licenziato e il suo risentimento per essere stato messo alla porta dalla comunità in provincia di Varese. Scontata la condanna a otto anni per i due tentati omicidi di 10 anni fa nel carcere di Bollate, aveva trascorso due anni in misura di sicurezza disposta dal Tribunale di Bergamo e lì rimase per proseguire il percorso di reinserimento sociale fino alla scorsa settimana. Il provvedimento prevedeva la permanenza in una Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza) per almeno 3 anni, ma a dicembre dello scorso anno non venne rinnovato, essendo che per i magistrati della Sorveglianza non era più socialmente pericoloso. Per Vincenzo Lanni il pm ha chiesto ora la convalida del fermo e la misura cautelare del carcere, evitando in tal senso la reiterazione del reato. L’uomo è accusato di tentato omicidio e porto abusivo di armi. Con ogni probabilità giovedi 6 novembre dovrebbe avvenire l’interrogatorio del gip.
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