Basta fiori sulle strade
Nicolas, 17 anni, morto in moto venerdì sera a Palazzolo; Clinton, 23 anni, Denis 21 e Oscar 62, morti nel drammatico schianto di questa domenica mattina a Stezzano. Quattro vittime della strada in tre giorni. E anche questo lunedì ad Azzano un altro grave incidente ha coinvolto sei persone. Perché? Una domanda senza risposta, o forse no. Perché dietro ad un incidente stradale c'è quasi sempre un errore umano: una distrazione, il mancato rispetto del codice della strada, deliri di onnipotenza, poco rispetto per la vita propria e degli altri. Il risultato: croci e fiori sulle strade, vite spezzate, padri, madri, figli, compagni, congiunti che dovranno fare i conti con un'assenza: per sempre. Ad ogni croce ci chiediamo: si poteva evitare? Probabilmente sì. Ma come far sì che questo accada al di là di quello che ci chiede l'agenda europea che vorrebbe dimezzare gli incidenti stradali mortali entro il 2030 e arrivare a morti zero sulla strada entro il 2050. Innanzitutto educando e le campagne per la sicurezza stradale ormai da decenni lo stanno facendo, rendendo le nostre strade più sicure, facendo manutenzione alle auto e ai mezzi pesanti. Tutto facile, sulla carta, ma di fatto quest'anno sulle strade delle nostre province si è registrato un vero e proprio bollettino di guerra. Non possa giorno che non si registrino incidenti stradali, molti di questi provocano feriti gravi, morti. Fra qualche giorno verrà celebrata la giornata in memoria delle vittime della strada, istituita in Italia con la legge 227/2017. L’obiettivo è duplice: da una parte si intende sensibilizzare l’opinione pubblica su un argomento di grande importanza, come la sicurezza stradale, allo scopo di diffondere conoscenza e contribuire a generare senso di responsabilità fra gli utenti della strada; l’altro obiettivo, non secondario, è quello di raccogliere dati utili a una rilevazione sulla conoscenza delle regole della sicurezza stradale e di diffonderli. Nelle nostre province operano associazioni fondate da familiari di vittime per sensibilizzare. Ogni anno LP assicurazioni organizza per le scuole del territorio giornate di formazione con forze dell'ordine, familiari delle vittime, vigili del fuoco. Giornata di grande impatto che si spera lascino qualcosa. Anche le istituzioni si stanno muovendo: questo martedì nella sala Consiliare di Palazzo Broletto, è in programma la presentazione della campagna social del “Progetto Mobilità Sicura” per il quale la Provincia di Brescia è stata selezionata insieme ad altre 19 Province italiane per contrastare la guida in stato di ebbrezza alcolica o in stato di alterazione da stupefacenti. Il progetto, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Antidroga e dall’Unione Province d’Italia, vede in prima fila la Provincia di Brescia con l’Associazione ConDividere la Strada della Vita e ha trovato il sostegno di numerose associazioni e realtà del territorio, oltre che di molti atleti bresciani. Tante dunque le iniziative per educare e sensibilizzare, speriamo che i messaggi arrivino e che ciascuno di noi sia più responsabile alla guida. I fiori non abbelliscono i bordi delle strade e stanno meglio in un vaso in casa piuttosto che su una fredda lastra di marmo.
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