Condotte intollerabili sulle strade
Una nuova campagna informativa e formativa. La sta mettendo a punto l'ACI di Bergamo per tentare di dare una risposta allo stillicidio di incidenti e vittime sulle strade Bergamasche. I tre morti di questa domenica a Stezzano ha avuto ampia eco su tutti i media. Lo stesso il sorpasso azzardato che ha causato il sinistro e l'alta velocità che ha spezzato le tre vite. La parola strage riferita agli incidenti stradali è ormai ricorrente. La cronaca del fine settimana in Lombardia è drammatica: in un altro frontale nel Milanese ha perso la vita un automobilista di 80 anni e sono rimasti feriti gli occupanti dell’altra auto, papà, mamma e i loro 4 figli compresi tra i 3 e i 10 anni. Venerdì sera, 7 novembre, c’era stato un terribile prologo con la morte a Palazzolo sull’Oglio di un diciassettenne di Bolgare finito in moto contro una cancellata metallica. Non si contano gli incidenti, anche gravi e con feriti che si ripetono ogni giorno sulle nostre strade. Al 10 di novembre la tristissima statistica dice che sono già 57 i morti bergamaschi sulla strada (contro i 44 di tutto il 2024) e a questi vanno aggiunte 8 persone residenti fuori provincia, decedute sulle strade bergamasche. Le cifre sono agghiaccianti e ciò che lascia sconvolti e pieni di domande è come i drammi che si susseguono scivolino via senza suscitare qualche sussulto di coscienza sui comportamenti individuali quando si è alla guida. Purtroppo non colpiscono neppure le immagini con grovigli di lamiere ai bordi delle strade. Valerio Bettoni, presidente dell’ACI di Bergamo, non usa mezzi termini di fronte agli avvenimenti che si ripetono in continuazione: “A metà del prossimo dicembre sarà passato un anno dall’entrata in vigore del nuovo Codice della strada. Dovrebbe essere intervenuto un cambio di atteggiamento, di mentalità. Si assiste invece al perdurare di condotte intollerabili, infrazioni, eccessi, abusi con alcol e droghe che causano lutti, spesso di innocenti. Si impone un cambio di mentalità da promuovere su più versanti: con l’educazione nelle scuole e con la prevenzione a tutto campo e con l’intensificazione dei controlli, di giorno e di notte, attraverso le forze dell’ordine e puntando decisamente sui mezzi tecnologici per debellare la diffusa persuasione di farla franca. Si deve prendere consapevolezza che la velocità e le distrazioni da telefonini abbassano il tempo di reazione in chi guida”. Chissà che a forze di parlarne a qualcuno entri in testa che sulla strada non si può scherzare.
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