Uccise i figli, assolta Monia Bortolotti
Pronunciata l’assoluzione, anche se non tornerà in libertà Monia Bortolotti, ma dovrà restare per 10 anni nella Rems di Castiglione delle Stiviere. La 29enne era imputata per la morte dei suoi due figli Mattia e Alice di 2 e 4 mesi, avvenute nel 2021 e nel 2022. Per la morte della primogenita Alice, la Corte ha pronunciato l’assoluzione “perché il fatto non sussiste”: secondo i giudici non esistono elementi probatori sufficienti per affermare che si sia trattato di un omicidio, mentre per la morte del piccolo Mattia, l’imputata è stata assolta per totale incapacità di intendere e volere al momento dei fatti. La Corte ha riconosciuto che Monia fosse affetta da un grave disturbo psichiatrico tale da escludere completamente la responsabilità penale. Come dicevamo per la donna non si sono spalancate le porte del carcere ma I giudici hanno ritenuto opportuna una misura di sicurezza detentiva: rimarrà infatti nella Rems di Castiglione delle Stiviere per dieci anni. Al termine di questo periodo verrà valutata la sua condizione con cadenza semestrale, per verificarne la pericolosità sociale. L’imputata, difesa dall’avvocato Luca Bosisio, non era in aula. La pm Maria Esposito, dopo avere sostenuto la necessità di una nuova perizia psichiatrica, per la 29enne di origini indiane, cresciuta in Val Seriana, aveva chiesto l’ergastolo e sei mesi di isolamento diurno sulla base delle indagini dei carabinieri della Sezione operativa della compagnia di Bergamo e delle consulenze dei medici, mentre l'avvocato Luca Bosisio l'assoluzione per entrambe le morti o il proscioglimento per vizio di mente.
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