Solidarietà sotto le bombe
Tutte le notti in Ucraina, più volte per notte, suonano allarmi, esplodono missili, volano droni. Ma tutto questo non ferma la solidarietà. Infatti, dopo il viaggio di ottobre, alcuni volontari dell'Associazione Amici in cordata nel mondo di Ponte di Legno sono tornati a Kharkiv preceduti da un TIR carico di aiuti partito la settimana scorsa. Ad accompagnarli l'instancabile Suor Olexia della Caritas di Kharkiv. Come di consueto hanno raggiunto anche i villaggi più vicini alla frontiera. Hanno distribuito pacchi famiglia, aiuti di vario genere ad ospedali e presidi militari, a centri profughi e nei villaggi distrutti dalla prima avanzata russa. A questa donna la guerra ha ucciso il marito e un figlio. Vive con la nuora. I volontari sono arrivati proprio nei giorno del suo compleanno e hanno cercato di festeggiarla al meglio e con la loro presenza e un piccolo dono farle dimenticare per qualche istante i suoi dolori. Un uomo è tornato nel suo villaggio, Dovhenke, che i russi hanno completamente distrutto all'inizio del conflitto, nell'autunno del 2022. Qui abitava con la moglie e le figlie. Ora vive in una casa prefabbricata, per poter entrare fra le rovine della sua abitazione, ha dovuto sminare. Molte abitazioni di questo villaggio hanno ancora mine nei giardini, mine sono disseminate anche nei terreni tutt'attorno al villaggio. In queste ore i quattro volontari, Andrea, Matteo, Sergio e Tino stanno rientrando, ma l'associazione è già al lavoro per nuovi progetti e per la raccolta di altri generi di prima necessità da inviare con un prossimo carico.
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