Rifiuti abbandonati al lago e in pianura

E’ stato grazie al video girato con il cellulare, inviato in forma anonima ai carabinieri forestali, che si è potuto individuare un quarantenne bresciano che, a Costa Volpino aveva pensato di liberarsi, in tutta tranquillità, di un metro cubo di rifiuti. Le immagini documentano il furgone, dal quale vengono scaricate macerie e plastiche. La zona è quella nei pressi del porticciolo di Pizzo. Ai militari del nucleo forestale è bastato un dettaglio ben visibile, il numero di targa, per risalire rapidamente al proprietario e denunciarlo. L’area scelta per l’abbandono non era un luogo qualunque: si tratta di una zona inserita nella Rete Ecologica Regionale e parte del Parco Locale di Interesse Sovracomunale, un contesto naturale che rende il gesto ancora più grave. Per il responsabile, denunciato alla Procura della Repubblica di Bergamo, si profila ora un’ammenda che può arrivare a 18mila euro e la sospensione della patente fino a sei mesi, come previsto dal Testo Unico Ambientale quando i rifiuti vengono scaricati utilizzando un veicolo. Quello di Costa Volpino non è un episodio isolato. Ricordiamo infatti nelle scorse settimane nell’Isola Bergamasca, un’indagine dei carabinieri forestali, in collaborazione con il 2° Nucleo Elicotteri di Orio al Serio, che portò alla denuncia di un quarantenne italiano che aveva trasformato un’area artigianale di sua proprietà in una discarica improvvisata. Sul terreno giacevano 70 metri cubi di rifiuti misti, tra macerie edilizie e scarti urbani, oltre a tre veicoli privi di targa, ora sotto sequestro. Prima ancora a Grumello del Monte, un’area agricola era divenuta teatro di un ripetuto scarico illecito di detriti. Qui tre operatori del settore edile, due cittadini stranieri e uno comunitario, effettuavano veri e propri viaggi di rifiuti, scaricando macerie sul terreno. Identificati e denunciati, hanno poi provveduto a ripristinare l’area trasportando i materiali in un impianto autorizzato, come impone la normativa.

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