Edilizia sanitaria per Esine, Sondrio e Bergamo
Su proposta della Giunta della Regione Lombardia, che aveva approvato l’Accordo di Programma integrativo per tre importanti interventi di edilizia sanitaria negli ospedali di Bergamo, Sondrio e Esine, il Ministero ha dato il nulla osta con 148.200.000 a carico dello Stato (ex art. 20 Legge n. 67/88) e 57.800.000 euro in capo alla Regione Lombardia. I lavori prevedono, in particolare, la realizzazione della VIII Torre in ampliamento dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, l’ampliamento dell’Ospedale di Sondrio e la nuova piastra emergenza urgenza e blocco operatorio dell’Ospedale di Esine. Nello specifico, per l’ospedale Papa Giovanni XXIII sono stanziati 100 milioni, per quello di Esine 36 milioni e per Sondrio 70 milioni. Per Esine si tratta della progettazione e realizzazione della nuova piastra di emergenza-urgenza e del nuovo blocco operatorio. La notizia, peraltro non nuova, ora confermata dall'approvazione da parte del ministero di quanto proposto da Regione Lombardia, ora consente di dare inizio alla fase di progettazione dell'importante e qualificante intervento. Al termine della progettazione e dell'approvazione definitiva, che presumibilmente non avverrà prima della metà del prossimo anno, ci sarà il bando di gara per l'assegnazione dei lavori che, anche in questo caso, come già avvenuto di recente, non andranno ad impattare sulle attività dell'Ospedale. La nuova piastra dell'emergenza-urgenza, collegata direttamente al blocco operatorio, è destinata a migliorare tutti i servizi e soprattutto a rendere più agevole, funzionale e razionale l'attività dei sanitari impegnati sul fronte del pronto soccorso e delle emergenze-urgenze. Peraltro, proprio l'Ospedale di Esine si è contraddistinto anche di recente nel panorama sanitario lombardo per aver raggiunto alcune eccellenze, grazie alla capacità di operare in rete con gli hub regionali di riferimento, ma anche con le Università, quella di Brescia in particolare, con l'arrivo di specialisti che rappresentano un valore aggiunto. Da segnalare, poi, che i due ospedali camuni accolgono almeno un 30% di pazienti che provengono da altre zone della Lombardia, richiamati dal sistema di accoglienza, assistenza e cura. Il finanziamento dei nuovi lavori per Esine, in particolare, è visto con soddisfazione da Davide Caparini, consigliere regionale camuno e Presidente della commissione bilancio di Regione Lombardia: «Per la Valcamonica si tratta di un intervento importantissimo - afferma Caparini - che rafforza la struttura sanitaria di riferimento per tutta la valle, garantendo un miglioramento sostanziale della capacità di gestione delle urgenze e dotando l’ospedale di sale operatorie moderne, sicure e conformi agli standard più avanzati». E precisa ancora che si tratta di un impegno economico importante, totalmente finalizzato a garantire ai camuni un servizio ospedaliero all’altezza dei bisogni reali del territorio» «La Valcamonica – conclude Caparini – merita strutture adeguate e moderne. Con questo investimento diamo una risposta concreta e immediata a un’esigenza sentita da anni e ribadiamo la nostra attenzione costante per le comunità montane e per la loro sanità».
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