Più morti e meno infortuni sul lavoro
Pubblicati i dati Inail aggiornati a ottobre 2025, relativi agli infortuni sul lavoro in bergamasca, risultata terza in Lombardia dopo i 36 casi di Milano e i 21 di Brescia. Nei primi dieci mesi dell’anno le denunce di infortunio in provincia sono state 10.509, con un calo del 2,2% rispetto al 2024 quando il dato si attestò a quota 10.748. Crescono purtroppo gli infortuni mortali: 20 da gennaio a ottobre, contro i 16 dell’anno passato, anche se nelle rilevazioni ufficiali non sono contemplati gli incidenti avvenuti nelle ultime settimane, tra i quali la morte del 27enne marocchino deceduto il 3 dicembre durante un intervento di manutenzione in una ditta. Interessante il dato relativo alle fasce d’età più esposte. Nei primi dieci mesi del 2025, in Lombardia, il 44% delle vittime sul lavoro aveva più di 55 anni. 56 casi su 128. E proprio in questa fascia è ricaduto anche l’incidente dello scorso 19 novembre a Ghisalba, dove un operaio di 65 anni veniva travolto da un cavalletto metallico da 500 chili, perdendo la vita durante le operazioni di scarico. L’analisi dei dati traccia un profilo del rischio. L’edilizia si conferma il settore più critico, con 15 decessi, mentre gli infortuni tra gli under 14, si verificano prevalentemente in ambito scolastico, passando da 11.226 a 12.454, con un caso mortale; parallelamente, tra gli ultra 75enni sono stati 111gli infortunati, di cui tre con esito fatale. Particolarmente critico nella provincia bergamasca il capitolo riguardante gli infortuni nel tragitto casa-lavoro e viceversa. Se a livello regionale i numeri sono scesi da 40 a 36, le denunce totali sono aumentate del 3%, passando da 1.460 a 1.502, con i decessi in aumento del 33%, da 6 a 8 vittime.
Commenti
Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!