Due operazioni della Guardia di Finanza

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Visita Inserzionista

Nel bagaglio aveva 20 mila carte da collezione del valore di 90 mila euro acquistate in Giappone. Per questo motivo un passeggero proveniente da Tokyo e diretto a Parigi è stato multato dalla guardia di finanza del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano e dovrà rispondere di importazione in contrabbando delle merce. Il passeggero è incappato in un controllo dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli presso l'aeroporto di Milano Linate. Atterrato, stava percorrendo il corridoio riservato a chi non ha generi da dichiarare in dogana ma, sottoposto a controllo, è stato trovato con oltre 20 mila carte da gioco collezionabili molte delle quali non ancora disponibili sui mercati europei e quindi con un elevato valore commerciale e di elevato interesse per il mercato dei collezionisti. La multa può può variare dal 100 al 200 per cento dei diritti di confine evasi, in questo caso quantificati in oltre 22.000 euro. I militari del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza invece, nell’ambito dell’operazione “Dark Spid”, su mandato del Gip del Tribunale di Milano, hanno scoperto una frode per ottenere illeciti rimborsi da parte dell’Agenzia delle Entrate, derivanti dalla presentazione di dichiarazioni Modello 730, contenenti informazioni false e intestate a soggetti ignari. L’indagato, attraverso un call center, avrebbe operato quale procacciatore di contratti in relazione a forniture di energia elettrica e gas riuscendo a sottrarre, all’insaputa dei titolari delle forniture, le informazioni personali dei clienti contattati. I dati così acquisiti venivano successivamente utilizzati per effettuare, mediante credenziali SPID di soggetti terzi, l’accesso abusivo al sistema informatico dell’Agenzia delle Entrate, per presentare Modelli 730 contenenti dati falsi. Il rimborso erogato veniva direttamente accreditato sui conti correnti bancari. 59 quelli sequestrati. Centinaia i Modelli 730, intestati a persone fisiche ignare, riportanti dati falsi, capaci di generare indebiti rimborsi da parte dell’Agenzia delle Entrate per circa 180.000 euro.

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