Sequestrati oltre 200 mila prodotti pericolosi
Si avvicina il Natale e il Capodanno e in tutta la regione si intensificano i controlli della guardia di finanza per verificare che la merce esposta nei negozi sia conforme agli standard di sicurezza imposti dalle normative italiane ed europee. Obiettivo: garantire la sicurezza dei consumatori. Nel milanese le fiamme gialle del Comando Provinciale di Monza Brianza hanno rinvenuto stoccati in magazzini di tre diversi operatori commerciali, che sono stati sanzionati, 190 mila prodotti tra addobbi natalizi, decorazioni luminose, giocattoli e altri prodotti di estetica e per la cura degli animali, risultati sprovvisti del marchio “CE”, mancanti delle indicazioni relative all’importatore/distributore, al luogo di produzione o delle avvertenze circa il contenuto di materiali o sostanze pericolose, ovvero con caratteristiche tecniche non corrispondenti a quanto riportato sulle confezioni. Sequestrati inoltre negli stessi tre esercizi commerciali, oltre 12.000 tra articoli di materiale elettrico privi del marchio “CE” e utensili da cucina recanti false indicazioni del Made in Italy e denunciati per frode i legali rappresentanti dei negozi. Altri controlli in altri negozi hanno portato al sequestro di 3.800 giocattoli e articoli vari contraffatti e i finanzieri sono risaliti alla la filiera di approvvigionamento di un esercizio commerciale, hanno denunciato il presunto responsabile, hanno sequestrato oltre 200 giubbotti contraffatti presso un esercente ambulante in prossimità di un centro commerciale, sequestrato circa 380 addobbi natalizi non conformi, togliendo dal mercato prodotti pericolosi e ingannevoli e un giro di affari di oltre 200 mila euro. I controlli della guarda di finanza si svolgono anche negli aeroporti in collaborazione con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e a Linate negli ultimi sei mesi sono state sequestrate circa 6,5 tonnellate di prodotti alimentari di origine animale o vegetale. Si tratta di carni, frutta e prodotti lattiero-caseari dei quali è vietata l’importazione e la cui immissione nel territorio dell’Unione Europea avrebbe potuto rappresentare un importante rischio di introduzione di malattie infettive. Gli alimenti, mai dichiarati alla frontiera, sono stati rinvenuti dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Linate e da Funzionari dell’UADM Lombardia 2, talvolta anche in cattivo stato di conservazione, all’interno dei bagagli di passeggeri provenienti da tutto il mondo, principalmente da Paesi africani e sudamericani in arrivo a Linate da diversi hub europei. La normativa nazionale e comunitaria ammette l’introduzione nel territorio dell’Unione Europea di tali tipologie di alimenti esclusivamente attraverso i posti di ispezione frontalieri, scortati da valida certificazione rilasciata dall'autorità sanitaria del Paese di produzione e solo se dichiarati e messi a disposizione della dogana per i successivi controlli.
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