Si indaga dopo la sparatoria

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Proseguono gli accertamenti da parte dei carabinieri della Compagnia di Clusone e del Nucleo investigativo di Bergamo, coordinati dal pm Giancarlo Mancusi, impegnati nella ricostruzione di quanto accaduto alle 21,30 di giovedì, nei boschi tra Solto Collina e Fonteno. In quest’area, venivano esplosi colpi di pistola che finivano per ferire due giovani marocchini di 21 e 29 entrambi senza fissa dimora e documenti. Il più giovane si trova tuttora ricoverato in prognosi riservata ai Civili di Brescia, dopo essere stato sottoposto a un intervento per la rimozione dei proiettili, mentre l’altro colpito a una gamba è fuori pericolo tanto nella mattinata di venerdì è stato ha accompagnato sul posto dagli inquirenti per un sopralluogo. La versione fatta dal 29enne non è stata ritenuta attendibile, mentre parrebbe quasi certo il contesto: quello della droga. Resta da capire il motivo scatenante: la lotta fra due bande impegnate a conquistare la piazza di spaccio? Una compravendita finita male?, Oppure un regolamento di conti? Nella serata di giovedì i carabinieri hanno trovato una pistola senza caricatore, ma non sarebbe quella usata per ferire i due uomini. Nella giornata di venerdì i militari hanno ispezionato a lungo il bosco con un metal detector senza risultato se non l’individuazione di un bivacco utilizzato probabilmente dai pusher per aspettare i loro clienti. Più che comprensibile la preoccupazione dei residenti, ricordiamo che il comune da giugno è guidato dal commissario prefettizio che ha ribadito la piena fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura: “attendiamo l’esito delle indagini in corso per valutare eventuali interventi specifici per il territorio e la comunità di Solto Collina”, questo il suo commento.

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