Camini e stufe: Arpa ricroda le buone pratiche
Il modo in cui si utilizza una stufa o un camino può fare una grande differenza in termini di emissioni. Lo ricorda Arpa Lombardia che monitora la qualità dell’aria. Nei mesi invernali, una delle fonti di inquinamento maggiori è determinata dal riscaldamento domestico, in particolare dall’uso della legna e anche i comportamenti dei cittadini possono giocare un ruolo importante nella riduzione delle emissioni in atmosfera. È importante evitare di bruciare materiali impropri, spiega Arpa: la stufa non è un forno inceneritore e quindi non devono essere bruciati rifiuti come bucce di banana o mandarino, riviste o carta già utilizzata. Questi comportamenti aumentano in modo significativo le emissioni di PM10 e di composti tossici, che finiscono non solo nell’ambiente esterno, ma anche all’interno delle abitazioni . Buone pratiche possono invece ridurre in modo concreto l’impatto ambientale: accendere il fuoco dall’alto, utilizzare esclusivamente legna secca — poiché la legna umida produce molte più emissioni — e mantenere pulita la canna fumaria. Quest’ultimo aspetto è fondamentale anche per la sicurezza: la mancata manutenzione è ancora oggi una delle cause di numerosi incendi domestici. Inoltre, dare un’occhiata al colore del fumo che esce dal comignolo può aiutarci a capire se stiamo facendo le cose per bene: il colore scuro significa che dobbiamo migliorare qualcosa. Infine al momento dell’acquisto è importante scegliere apparecchi efficienti con una classificazione ambientale di almeno quattro stelle, o meglio ancora cinque, in grado di garantire minori emissioni e migliori prestazioni energetiche, come previsto dalla normativa regionale.
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