Nessuna modifica sostanziale dell'articolo 35 del decreto Sblocca Italia che permette la libera circolazione dei rifiuti sul territorio nazionale.  Nonostante le resistenze dei parlamentari contrari come il deputato camuno della Lega Nord Davide Caparini, la Camera, per risolvere l'emergenza rifiuti del sud, ha approvato il decreto che prevede lo smaltimento dei rifiuti urbani del sud negli impianti del nord. Tra questi il termovalorizzatore di Brescia di A2A chiamato a smaltire fino al 30% dei rifiuti in più e al quale spetterebbe il record essendo il più grande inceneritore d'Italia. Attualmente, l'inceneritore bresciano smaltisce 780mila tonnellate di rifiuti. Di queste solo 430 mila tonnellate sono rifiuti urbani di Brescia e provincia, il resto viene già da fuori. Ma con lo Sblocca Italia, l'impianto potrebbe arrivare a smaltire oltre 1 milione di tonnellate di rifiuti.PENALIZZATA LA LOMBARDIALa riorganizzazione degli impianti di termovalorizzazione e incenerimento dei rifiuti a livello nazionale e la previsione che tutti gli impianti esistenti devono lavorare a saturazione del carico termico per consentire l’autosufficienza a livello nazionale, caricano, impropriamente, alle regioni efficienti, che presentano le percentuali più alte di raccolta differenziata e provvedono allo smaltimento integrale dei rifiuti urbani del proprio territorio, tutte le conseguenze e i disagi provenienti dalle carenze delle regioni inefficienti. E la Regione con maggior numero di inceneritori è la Lombardia sulla quale insistono 13 dei 55 impianti presenti in Italia. TESTO MIGLIORATO DI POCOSoddisfazione per il nuovo testo è invece stata espressa dalla parlamentare bresciana del PD Miriam Cominelli membro della Commissione Ambiente, illustrando le migliorie riportate come l'istituzione di un contributo, da versare a onere dei gestori degli impianti in un apposito fondo regionale, da destinare agli interventi per incentivare la raccolta differenziata, per le bonifiche ambientali e per il contenimento delle tariffe per la gestione dei rifiuti. Durissime le critiche invece della Lega Nord: il nuovo testo prevede la priorità per il trattamento dei rifiuti urbani prodotti nel territorio regionale, ma ciò non toglie che possano venire anche da fuori.  Il testo inoltre mette alcuni paletti ambientali, come la Via e l’Aia e il rispetto delle disposizioni sulla qualità dell’aria.  Tuttavia, in ogni caso il funzionamento di un impianto al massimo carico termico produce emissioni maggiori, dannose per la salute pubblica.