Si torna a parlare di Valvertova e lo si fa proprio quando si pensava archiviata la questione centraline idroelettriche. La notizie è giunta come un fulmine a ciel sereno e riguarda l' annunciato ricorso dell' Immobiliare I° Sole di Piancogno, la quale ha presentato i progetti per lo sfruttamento delle acque a scopi idroelettrici, contro la decisione della Provincia e contro i Comuni di Vertova e Gazzaniga. Via Tasso infatti ha archiviato le istanze per il rilascio delle concessioni di derivazioni delle acque. Il ricorso, redatto da uno studio legale di Milano, è indirizzato al Tribunale Superiore delle acque pubbliche di Roma per chiedere che venga annullato il provvedimento della Provincia. L’udienza è prevista per il 22 settembre. Nel ricorso si ricostruisce l’iter dei due progetti e in particolare si contesta l’operato della Provincia che a luglio ha richiesto «consistenti e complesse integrazioni documentali da presentare entro 30 giorni» e il 3 ottobre ha deciso di archiviare le istanze. La decisione, stando ai ricorrenti, è giunta mentre la società annunciava che stava procedendo all’assegnazione degli incarichi professionali per la redazione del progetto definitivo e della documentazione necessaria a depositare l’istanza di Via. E inoltre la società avrebbe chiesto un rinvio delle scadenze. Da qui la decisione di inoltrare ricorso al Tribunale superiore delle Acque pubbliche impugnando la decisione della Provincia «per difetto di motivazione, violazione della legge 241/90 ed illegittimità per eccesso di potere per contradditorietà». Il dirigente del settore Ambiente della Provincia, Claudio Confalonieri, rileva: «La Provincia non ha bocciato il progetto ma, vista la mancata presentazione delle integrazioni richieste, per noi il progetto originario non era più attuale. La società può presentare un nuovo progetto e una nuova istanza di concessione e di Via, ma si riaprono le procedure e i termini. E anche la possibilità che altri si propongano. Luigi Gualdi sindaco di Vertova precisa: «Avevamo messo in conto che la società prendesse iniziative, ma non che il Comune, che non ha assunto alcun atto amministrativo formale, fosse citato direttamente. Saremo obbligati a sostenere spese legali che potevamo evitare». Danilo Donadoni, a nome del Comitato «Valvertova bene comune» afferma che valuterà la questione dopo aver letto il testo del ricorso.