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1203 LORITTO ONORA SAN GIUSEPPE
Due giorni di festa di tutta la comunità malonnese nella piccola frazione montana di Loritto, a mille metri di quota, lungo la strada del Piz Trì a Malonno, per onorare il patrono S. Giuseppe. E in suo onore, la comunità ha saputo presentarsi con l'orgoglio di chi sa di avere radici vere, concrete, profonde, ricche di mestieri proposti con orgoglio. Come nel caso della cottura del pane di segale e delle spongade, in uno dei tre forni a legna rimasti. C'è stato anche un antico rito propiziatorio sulla primavera, realizzato con il gioco dei bambini colorati con un antico gioco. Loritto ha allevatori di bovini, pecore e capre, il cui latte viene conferito al caseificio turnario che a sua volta realizza il prodotto finito di eccellente qualità. Ma Loritto doveva essere comunità autosufficiente in tutto: oltre a segale, orzo, patate, castagne, sapeva prodursi anche il sapone, partendo da acqua e grasso di maiale, con aggiunta di soda caustica e qualche piccolo segreto. E ancora la lana di pecora che a Malonno ha trovato una sua grande dignità: oggi Loritto ospita un'associazione per la valorizzazione degli usi della lana ovina con esempi di grande bellezza artigianale e utilità pratica. I due giorni di festività per S. Giuseppe hanno visto il borgo rivivere con tante tradizioni, dalle fiaccole nordiche alle frittelle tipiche di castagne, alla proposta della nuova birra malonnese Bépete alle sculture di legno realizzate con molta sapienza. Ma soprattutto la comunità di Loritto ha ricreato i presupposti per far vivere questo lembo di terra camuna dove, accanto agli anziani, oggi sono tornare a vivere famiglie con bambini. Forse anche questo è il più bel dono della festa di S. Giuseppe, patrono di chi è padre.
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