Un padre che lascia i due bambini in macchina per giocare alle macchinette e un uomo che da in escandescenza dopo aver perso dopo ore di gioco. Due storie di verse che al centro hanno le slot machine e la dipendenza dal gioco d'azzardo. Nel primo caso, avvenuto a Borgo San Giacomo, per un romeno classe 1973, la voglia di giocare è costata cara: i suoi due bambini, una bimba di due anni e uno di pochi mesi, che lui aveva lasciato in macchina per andare a giocare, sono stati notati dai carabinieri. Erano urlanti e in condizioni igieniche e sanitarie precarie. Per non parlare dell'abitazione in cui vivevano. Così sono stati curati e poche ore dopo, il procuratore dei Minori Emma Avezzù ha dato il via alla procedura per l’affido in attesa che la procedura di adottabilità faccia il suo corso. A Darfo Boario Terme invece un kosovaro di 36 anni è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e tentata estorsione. Dopo aver perso denaro alle macchinette per diverse ore in una sala scommesse di Darfo, è andato fuori testa, ha chiesto con insistenza e minacce, soldi ad un altro cliente, poi al titolare della sala. Quindi ha sfondato la porta del retrobottega, ha cercato di andarsene con due casse di vino considerato un «acconto»sulla perdita al gioco. All'arrivo dei carabinieri, li ha aggrediti. L’uomo, dopo una notte in carcere, è stato processato e il magistrato ha convalidato l’arrestoo bbligandolo a presentarsi allacasermadei carabinieri di Darfo quattro giorni a settimana.