Alle non poche difficoltà delle amministrazioni comunali nell’attuare opere pubbliche nei propri territori, si aggiungono le procedure di aggiudicazione degli appalti, che con l’introduzione del nuovo Codice sta complicando la vita ad alcune realtà, come nel caso di Castione della Presolana che nei mesi scorsi ha approvato un intervento di ristrutturazione e ammodernamento dell’edificio che ospita la scuola secondaria di primo grado. «Abbiamo ottenuto un cospicuo finanziamento da parte dello Stato – racconta il sindaco Angelo Migliorati attraverso un comunicato –, redatto il progetto esecutivo, messo soldi nostri per raggiungere un investimento complessivo di 1.730.000 euro». Uno sforzo evidente e un cifra da capogiro per un comune di poco più di tremila abitanti. «Il Comune è convenzionato – continua Migliorati - con la Centrale Unica di Committenza della Provincia di Brescia (CUC) che segue a norma di legge (e a pagamento) tutte le fasi dei bandi di gara delle amministrazioni. Attraverso questo sistema abbiamo optato per un bando di gara a procedura aperta. Una ventina di ditte sono venute in sopralluogo, di queste, quattro hanno partecipato alla gara con offerte al ribasso che andavano dal 27,21% allo 0,50%». Sembrava fatta. E invece «l’impresa vincitrice – aggiunge Migliorati– che evidentemente non aveva fatto bene i conti prima di presentare l’offerta, rinunciato, così come fatto da altre 3 ditte. “La presa in giro è evidente, aggiunge il primo cittadino. Oltre la beffa, il comune deve anche fare i conti con il danno. Dobbiamo rifare (e quindi pagare nuovamente alla CUC) la procedura di gara, con tutti i tempi di realizzazione dell’opera”. Ma la beffa per il comune è duplice: “Le poche migliaia di euro – conclude Migliorati – che le quattro imprese pagano come penale rimarranno alla CUC di Brescia. Tutto questo grazie al nuovo Codice degli appalti”.