690 piante di marijuana in un capannone

Al piano terra una serie di serre – attrezzate con sistemi di aerazione, irrigazione, riscaldamento delle piante e un impianto di videosorveglianza per verificare l'accesso all'area. Custodivano oltre 690 piante di marijuana in varie fasi di maturazione. Al piano superiore alloggi, presumibilmente utilizzati per ospitare i custodi della piantagione. Quando i carabinieri – lo scorso 26 maggio – hanno fatto irruzione in un capannone abbandonato di Caino, però, nonostante la sorpresa di trovarsi difronte ad una coltivazione all'ingrosso di fumo, non hanno trovato nessuno. La mega piantagione ora è sotto sequestro e sono in corso indagini per risalire alla provenienza delle piante e per identificarne i coltivatori e i custodi. Si è arrivati a scoprire la maxi piantagione nascosta nel vecchio capannone perché gli addetti Enel hanno effettuato in zona alcuni controlli in seguito a segnalazioni di furti di energia elettrica. Infatti, durante le verifiche, hanno scoperto un allaccio abusivo che alimentava proprio il capannone in disuso. L'energia rubata serviva a far funzionare i sistemi di areazione e di riscaldamento che permettevano lo sviluppo delle piante di marijuana e la videosorveglianza. Una volta raccolta, l'erba ,veniva probabilmente trasportato altrove per l'essiccazione e per la lavorazione prima di essere immessa sul mercato.

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