Incidenti mortali sulle strade e in montagna

Quella appena trascorsa è stata una domenica nera e da dimenticare per le strade bergamasche. In ventiquattro ore sono state registrate quattro vittime che hanno perso la vita in quattro incidenti stradali distinti, una strage senza fine. All'alba, ha perso la vita il ventenne Alberto Suardi, finito fuori strada con la sua Fiat Panda all’altezza di una rotatoria a Borgo di Terzo, sulla Statale 42. Erano passati pochi minuti dalle 5 quando la sua vettura si è scontrata con estrema violenza, per cause ancora da accertare, contro un'altra auto che sopraggiungeva in quell'istante. A causa dell'impatto l'auto del giovane è stata catapultata sopra un muretto posto a lato della carreggiata. Sul posto sono giunti i soccorsi con l'automedica e un equipaggio dei Vigili del Fuoco, ma per il giovane, non c'è stato nulla da fare, è morto sul colpo. Alberto, si era da poco diplomato in finanza e marketing, lascia nel dolore i genitori e il fratello con i quali viveva. Domani alle 15 saranno celebrati i suoi funerali, a Spinone sarà lutto cittadino. Poche ore dopo, intorno alle 9, un altro incidente mortale ha colpito la provincia di Bergamo a Zanica, lungo la tangenziale. A perdere la vita il 55enne Salvatore di Marco, alla guida della sua moto. Il centauro, dalle prime ricostruzioni avrebbe fatto tutto da solo, l'ipotesi è che per cause ancora da accertare abbia perso il controllo della sua due ruote, cadendo rovinosamente sull'asfalto per poi schiantarsi sul guardrail che non gli ha lasciato scampo. La tangenziale è stata chiusa per diverse ore per consentire i rilievi di legge. Durante la mattinata un'altra tragica notizia ha colpito la terra orobica, con la scomparsa di Monica Lucia Bono, la 63enne che era stata investita da un'auto in retromarcia giovedì mattina in via Gavazzeni in città, mentre stava attraversando le strisce pedonali. Troppo gravi le ferite riportate dalla donna a seguito dell'incidente che le aveva fatto sbattere la testa contro il cordolo del marciapiede, dopo settantadue ore di agonia è morta all'ospedale Papa Giovanni, dove era stata ricoverata. Non ce l'ha fatta nemmeno Hryhorii Karpuak, il quarantaseienne di origini ucraine, residente nel Milanese, che ha perso la vita domenica mattina nella galleria Montenegrone a Scanzorosciate, dopo essersi schiantato frontalmente con un'auto che sopraggiungeva dalla direzione opposta. Sulle cause dello schianto stando ancora indagando i Carabinieri per capire con esattezza quanto è accaduto.

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