Gaza ha bisogno di azione

Non è cominciato tutto il 7 ottobre. E' una storia lunga quella che porta al genocidio del popolo palestinese. Basta un secondo all'aviazione israeliana per cancellare intere famiglie. Ed è quello che accade ogni giorno. Il 98% dei palestinesi non muore in battaglia, muore in casa, per strada, mentre è in fila per gli aiuti umanitari. Ciò che succede ogni giorno a Gaza lo ha testimoniato, in diretta, il reporter palestinese Alhassan Selmi ospite in collegamento web, insieme al giornalista Raffaele Orini e alla disegnatrice Marcella Brancaforte, della serata organizzata dall'Italia che Resiste e dalle Donne in cammino per la pace a Breno, nella sala del BIM. Il collegamento con i tre ospiti è stato preceduto da un flash mob di alcune attiviste che sulla scala della sede dell'ente comprensoriale, hanno formato due scritte: cessate il fuoco e stop al genocidio. Obiettivo della serata: chiedere interventi per Gaza, ormai non serve più solo parlarne, serve che chi ha potere intervenga per far cessare questa immane tragedia. Non c'è più tempo da perdere. I cittadini la loro parte la stanno facendo, con presidi, manifestazioni, raccolte fondi, ora è tempo, lo chiede anche la Valle Camonica, che anche le istituzioni facciano la loro parte. Chi tace diventa complice e allora dovremmo seguire l'esempio di Alhassan Selmi che a suo rischio e pericolo ogni giorno racconta cosa succede a Gaza, sui social e non solo, perché le sue testimonianze, grazie ai commenti di Raffaele Orini e ai disegni di Marcella Brancaforte sono diventati un libro che racconta la devastante quotidianità di Gaza.

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