Precipita e muore sul Monte Bianco

Un grave incidente in montagna questa domenica 17 agosto è costato la vita a Davide Migliorino, 36 anni, professore di Fisica originario di Cavenago di Brianza e da qualche tempo residente a Treviglio, nella Bergamasca. La tragedia è avvenuta nella mattinata sulla Cresta del Brouillard, a 4.030 metri di quota, mentre l’uomo stava compiendo un’escursione sul massiccio del Monte Bianco insieme a due compagni di cordata. Secondo una prima ricostruzione fornita dalla Guardia di Finanza di Entrèves, il gruppo, composto da alpinisti esperti e abituati a intraprendere salite impegnative, stava procedendo slegato. A un certo punto, durante un passaggio particolarmente delicato, un frammento di roccia a cui Migliorino si era aggrappato si sarebbe improvvisamente staccato, provocando la sua caduta per circa cento metri. I due amici, rimasti illesi, hanno subito dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti gli operatori del Soccorso alpino valdostano che, purtroppo, hanno potuto soltanto recuperare il corpo dell’alpinista, deceduto a seguito della caduta. La salma è stata trasferita a Courmayeur. Nato a Monza e cresciuto a Cavenago di Brianza, Migliorino si era trasferito a Treviglio, dove viveva con la compagna Alessandra Di Mauro. Avvisata della tragedia, la donna si è recata immediatamente in Valle d’Aosta. La notizia della scomparsa ha suscitato profonda commozione anche tra i colleghi e gli studenti dell’Istituto di istruzione superiore “Leonardo da Vinci” di Cologno Monzese, dove Migliorino era docente di Fisica e stimato per le sue doti umane e professionali. Secondo i dati forniti dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, quella in corso si sta rivelando una delle estati più tragiche per la sicurezza in montagna. Dal 21 giugno a metà agosto, infatti, si contano quasi un centinaio di vittime lungo le principali catene montuose italiane, con incidenti che si susseguono a ritmo quasi quotidiano. Alla base degli eventi più gravi vi sono spesso condizioni meteorologiche mutevoli, distacchi improvvisi di roccia o ghiaccio e, in alcuni casi, la sottovalutazione dei percorsi. Gli esperti ricordano l’importanza di affrontare ogni itinerario con la massima prudenza, aggiornandosi costantemente sulle condizioni del tracciato e adottando tutte le misure di sicurezza necessarie.

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