Scappa dall’ex, salvata dai carabinieri
E’ riuscita a scappare e a raggiungere la caserma dei carabinieri, dove ha chiesto aiuto e si è rifugiata. Così una donna è stata salvata dall’ex marito che la rincorreva armato di martello. Non solo, nella sua auto i militari hanno trovato anche un coltello. E’ successo tutto giovedì 21 agosto in Valtrompia, quando una donna è giunta presso la caserma dei carabinieri di Gardone affermando di essere inseguita dall’ex marito, 67enne italiano. I militari sono usciti di corsa e hanno trovato l’uomo che si aggirava in auto in una via laterale, così lo hanno fermato e hanno perquisito la vettura rinvenendo e sequestrando il martello utilizzato dall’uomo per minacciare la ex moglie, e un coltello a serramanico. Il 67enne, con precedenti di polizia, è stato così arrestato per il reato di atti persecutori nei confronti dell’ex moglie e ora si trova ai domiciliari con il braccialetto elettronico. E’ finito invece in carcere per resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, ricettazione e possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso, un 42enne albanese con numerosi altri precedenti penali alle spalle e già destinatario dell’avviso orale di pubblica sicurezza emessa dal Questore. L’uomo è stato notato nella serata di questo sabato, dagli agenti della polizia in servizio presso la Questura di Brescia, mentre stazionava con fare sospetto all’esterno di un condominio di Via delle Bettole a Brescia. Alla vista degli agenti ha tentato di allontanarsi, si è dato alla fuga gettando per strada alcuni oggetti che poi si sono rivelati strumenti da scasso: un tronchese, un cacciavite di grosse dimensioni e una torcia. Raggiunto e fermato, l’uomo ha aggredito e ferito i poliziotti con calci, pugni al volto e morsi. Solo grazie all’utilizzo dello spray urticante l’uomo è stato infine ammanettato e portato in carcere. In auto sono stati trovati due smartphone, monili e oggetti in oro e una cesoia. L’uomo è stato portato in carcere e il Questore gli ha revocato il permesso di soggiorno. Al momento della sua scarcerazione, scatterà quindi l’espulsione.
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