Il pm chiede il carcere per i 2 aggressori

Il pubblico ministero Emma Vittorio ha presentato appello contro la decisione del gip di sottoporre due ragazzi di 18 e 20 anni al divieto di avvicinamento alla vittima, con disposizione di indossare il braccialetto elettronico. Contrario il sostituto procuratore che chiede, come aveva fatto in prima istanza, chiede la custodia cautelare in carcere per entrambi. Stiamo parlando dei due ragazzi, italiani e residenti a Bariano, che l’8 agosto scorso aggredirono un giovane di 24 anni a Romano di Lombardia. Colpendolo con una sorta di tirapugni, con un ombrello e con un cartello stradale divelto, prima di investirlo con l’auto. Fortuna vuole che la vittima, nonostante le botte, il violento urto contro l’auto e la caduta a terra, se la sia cavata con escoriazioni e traumi giudicati guaribili in 20 giorni. Il filmato però parla chiaro, evidenziando l’intenzione dei due giovani di uccidere il 24enne. I carabinieri sono giunti ai due responsabili del tentato omicidio dopo un’attività di indagine. All’origine della lite, secondo la Procura, ci sarebbero “motivi di rancore, vendetta o altre dinamiche pregresse, verosimilmente illecite, potenzialmente idonee ad alimentare nuovi scontri”. La pm rivolgendosi la Tribunale del Riesame, sottolinea come “Il pericolo di reiterazione del reato sia elevato, il fatto è di assoluta gravità ed è chiara la volontà degli indagati di uccidere la persona offesa, investendola. Si attende ora il pronunciamento del Riesame di Brescia.

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