Finalmente la Legge per la montagna

Il Senato della Repubblica ha approvato in via definitiva la nuova Legge Montagna, che mette ordine in ampio corpo legislativo che è durato oltre 70 anni, Infatti, dopo la normativa del 1952 e quella del 1994, finalmente il Parlamento riconosce con un provvedimento organico la centralità delle aree montane per lo sviluppo del Paese. La montagna italiana rappresenta oltre il 54% del territorio nazionale e coinvolge circa 4.200 comuni italiani, nei quali vivono circa 10 milioni di persone. Nel 2023 Luca Masneri, Sindaco di Edolo e consulente dell'allora Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, aveva coordinato l'apposita commissione istituita presso il Ministero per dare impulso definitivo al progetto di legge, approvato questo mercoledì in via definitiva dal Senato della Repubblica. Le Legge Contiene alcuni capisaldi, tra cui l'attenzione alle professioni di Montagna, una serie decisiva di interventi per le Scuole nei comuni di montagna ed il contributo determinante per la Sanità in Montagna. La Legge, dalla quale discenderanno ben 15 decreti attuativi per poterla rendere operativa, contiene comunque dei temi nodali e fortemente innovativi. Inserito anche l'articolo che impegna il Governo a rendicontare annualmente al Parlamento quali politiche sono state messe in campo a sostegno della montagna. Ma vi è un principio che racchiude l'intera architettura della Legge, strutturata in 35 articoli. Oltre ai decreto attutivi, ora si deve lavorare per aggiungere ai 200 milioni di euro risorse derivanti dalle concessioni idroelettriche, autostradali e delle attività estrattive. Bisognerà anche intervenire in legge di bilancio per aumentare le risorse, affinché tutte le regioni abbiano un fondo per la montagna e una normativa sulla montagna. Ma è indispensabile evitare che le misure previste rimangano sulla carta, come già accaduto con la legge del 1994.