Condanne a 5 e 8 anni per il delitto di Casazza
Era il 19 agosto del 2024 quando l’ucraino Mykola Ivasiuk venne colpito al volto e alla nuca all’esterno del Rosy bar a Casazza, cadendo e battendo violentemente il viso a terra. Secondo la ricostruzione fatta dell’accusa, durante una discussione un 40enne calabrese colpi Mykola Ivasiuk al volto con un pugno, mentre un 33enne marocchino spaccò un bicchiere sulla nuca della vittima, che cadendo a terra finì con il battere il volto sull’asfalto, riportando un trauma che seppure di lieve entità, causò un’emorragia. Quanto accaduto veniva ripreso dalle telecamere. Il 40enne, che aveva poi spiegato di avere rapporti di amicizia con l’ucraino, cercò subito di soccorrerlo, attivando anche il 112, contrariamente al 33enne che invece si diede alla fuga, finendo bloccato e arrestato in Spagna come mostrano le immagini. Per l’italiano, il giudice ha escluso l’aggravante dei futili motivi, concedendo le attenuanti generiche e condannandolo a cinque anni. Il tribunale ha invece ritenuto che sussistano le aggravanti dei futili motivi per il marocchino condannato a otto anni. Le pene sono comunque inferiori rispetto alle richieste dell’accusa: sei anni e otto mesi per l’italiano e 10 anni per il marocchino. Il gup ha anche disposto una provvisionale di 100mila euro per la madre e il fratello di Ivasiuk, che si sono costituiti parti civili con gli avvocati Emilio Tanfulla e Rocco Lombardo.
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