Tre a processo per l’omicidio di Valbrembo

Disposto il giudizio immediato per i tre giovani coinvolti nella morte di Luciano Muttoni, aggredito a scopo di rapina nella sua casa di Valbrembro. Accusati di omicidio volontario aggravato, Carmine De Simone 24 anni e il coetaneo Mario Vetere, mentre Alessandro Anfi, di 22 anni, deve rispondere di concorso in rapina aggravata, unitamente a quanto accaduto una ventina di giorni prima a Ponte San Pietro quando con de Simone portarono a compimento un’altra rapina. La gip Alessia Solombrino ha accolto la richiesta della pm Letizia Ruggeri, fissando per il 6 novembre l’udienza davanti alla Corte d’assise. Tornando ai fatti, secondo l’accusa la sera del 7 marzo scorso De Simone e Vetere entrarono a volto coperto a casa del 58enne. Il primo, il giorno precedente, aveva affittato una stanza nella casa della vittima. Muttoni stava cenando quando i due lo colpirono con pugni al volto, poi con una pistola scacciacani sulla nuca e calci sempre al volto, come riportato nel decreto che dispone il giudizio immediato. L’accusa è di omicidio aggravato, perché commesso a scopo di rapina, approfittando dell’ora notturna e dell’essere in due giovani contro un uomo di mezza età. Vetere e De Simone si appropriarono di 50 euro, 4 carte di credito, il telefonino e l’auto della vittima. Muttoni fu trovato senza vita la mattina dopo dalla fidanzata. Alessandro Anfi, la cui collaborazione venne alla luce 5 mesi dopo i fatti, avrebbe fatto da contatto tra ila coppia, accompagnadoli dalla stazione di Terno d’Isola, fino in prossimità della casa della vittima, per poi, una volta compiuto il fatto, consegnare loro due zaini contenenti il cambio abiti. Un coltello e una pistola sono state invece le armi utilizzate per la rapina del 17 febbraio a Ponte San Pietro. Per l’accusa, De Simone e Alfì avrebbero portato via a un giovane l’auto, il telefonino e il bancomat utilizzato poi dal 24enne per prelevare 250 euro.