La Regione parte civile per lex Selca

Regione Lombardia ha chiesto e ottenuto di costituirsi parte civile nel processo ex Selca che vede indagato il curatore fallimentare il dott. Giacomo Ducoli. L'udienza preliminare – rinviata al prossimo 3 dicembre – si è tenuta il primo ottobre. In quella sede è stata ammessa la costituzione di parte civile di Regione Lombardia. La decisione del Pirellone è stata presa nella giunta del 29 settembre scorso. Ad annunciarlo l'assessore all'ambiente Giorgio Maione “La rimozione e lo smaltimento – dice - restano la nostra assoluta priorità. Vogliamo partire con i lavori di bonifica, per i quali abbiamo già pronti e disponibili i primi 2 milioni di euro, fondi confermati negli ultimi incontri tecnici tra Prefettura, Comune, curatela ed enti del sistema regionale, per dare il via alle operazioni di rimozione e smaltimento delle scorie. L'azienda ha infatti abbandonato, nei piazzali e nei capannoni ormai fatiscenti, 37 mila tonnellate di rifiuti pericolosi che hanno portato floruri in falda e che rappresentano una vera e proprio bomba ecologica. Un futuro libero dai veleni è ciò che la Valle Camonica sogna dal 2010 anno del fallimento e della chiusura dell'azienda. Un progetto arduo e soprattutto costoso che avrebbe dovuto almeno in parte essere pagato dai fondi gestiti dal curatore fallimentare già indagato nel 2015 per disastro ambientale (nel 2019 venne stabilito il non luogo a procedere) ed iscritto di nuovo nel registro degli indagati nel 2023. Secondo la Procura di Brescia avrebbe fatto ostruzionismo e non avrebbe mai collaborato e fornito le informazioni necessarie per redigere il piano di rimozione rifiuti. Sono in molti in Valle Camonica, e in primis le associazioni ambientaliste del territorio che danni monitorano la questione e pungolano chi di dovere ad intervenire, che sia la volta buona.

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