Primi contributi per la bonifica ex Selca
“Oggi è una giornata storica per la Valle Camonica”. Così l'assessore all'ambiente di Regione Lombardia, Giorgio Maione, ha annunciato lo stanziamento di 2 milioni di euro per avviare la bonifica del sito dell'ex Selca di Forno Allione, il sito industriale nel comune di Berzo Demo dove l'azienda che si occupava di smaltimento di rifiuti speciali pericolosi, principalmente residui derivanti da processi industriali come la fusione dell'alluminio, ha abbandonato dopo il fallimento del 2010, 37 mila tonnellate di rifiuti contenenti fluoruri, cromo e idrocarburi che richiedono trattamenti specifici e molto costosi prima dello smaltimento. La bonifica dell'area – che avrebbe dovuto essere in carico alla curatela fallimentare – non è mai stata fatta. Per questo il curatore fallimentare – dopo un non luogo a procedere del 2019 per disastro ambientale è di nuovo indagato. L'udienza preliminare fissata per il primo ottobre è stata rinviata al prossimo 3 dicembre. In quella sede però è stata ammessa la richiesta di Regione Lombardia di costituirsi parte civile, insieme al comune di Berzo Demo. “La rimozione e lo smaltimento aveva dichiarato ad ottobre l'assessore Maione - restano la nostra assoluta priorità. Vogliamo partire con i lavori di bonifica, per i quali abbiamo già pronti e disponibili i primi 2 milioni di euro”. Ed eccoli i due milioni di euro. Questo lunedì la Giunta di Regione Lombardia ha approvato, proprio su proposta dell'Assessore all'Ambiente e Clima Giorgio Maione, il "Programma annuale di intervento per il finanziamento delle misure di prevenzione e precauzione connesse ad attività di gestione dei rifiuti per l'anno 2025". Il provvedimento stanzia un totale di oltre 4 milioni di euro, di cui per l'ex Selca di Berzo Demo ed altri due per il sito ex Cave Rocca di Fiesse. I 2 milioni di Regione Lombardia, cui, come ha spiegato l'assessore si aggiungono altri 3 milioni e 900 mila euro dai fondi Odi (dei comuni confinanti), permetteranno lo storico avvio delle attività di rimozione dei rifiuti che è urgentissima poiché il sito industriale versa in condizioni critiche. Le scorie pericolose sono rimaste all’interno dei capannoni e sui piazzali, esposte al vento e al dilavamento dell’acqua, con conseguenti fenomeni di infiltrazione nel terreno. I fondi attualmente a disposizione non basteranno a completare l'operazione, ma la Regione è già impegnata nel reperimento di ulteriori risorse necessarie al completo risanamento del sito. Una notizia questa che viene appresa con grande soddisfazione in Valle Camonica anche se al momento non è dato sapere quali saranno le modalità di processamento e smaltimento dei rifiuti e dove avverranno questi processi.
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