Falso profilo social per ottenere foto hot
Avrebbe approfittato del suo ruolo di allenatore d basket, per contattare ragazzini sui social, scelti tra le varie squadre e tra i suoi allievi, ai quali si presentava con un falso profilo e fingendosi una ragazza loro coetanea, realmente esistente e alla quale era stato hackerato il profilo. Con questa accusa un allenatore di basket di una squadra senior ma all'epoca dei fatti di una squadra giovanile della provincia di Brescia, di 28 anni, è finito ai domiciliari. Deve rispondere di violenza sessuale, sostituzione di persona e detenzione di materiale pedopornografico consistente nelle foto intime ottenute con l'inganno dai ragazzini. Con l'account fake della loro coetanea, del tutto ignara della cosa, inviava messaggi seducenti e fotografie di giovani ragazze, per ottenere la fiducia dei ragazzi e indurli ad inviargli fotografie intime. A far scattare l’inchiesta è stato il genitore di uno dei ragazzi contattati, messo in allarme dal figlio di fronte alla richiesta di una ragazza che gli chiedeva foto intime sui social. Così sono scattate le indagini dei carabinieri della compagnia di Chiari che fino ad ora sono risaliti ad almeno 16 minori di età compresa tra i 13 e 16 anni, contattati nello stesso modo, provenienti un po' da tutta Italia: Bovezzo, Nave, Brescia città ma anche di Gorgonzola, Napoli, Chieti, Monza e Martinengo. Gli inquirenti invitano chiunque abbia ricevuto messaggi sospetti o ritenga di essere stato contattato con modalità simili, a rivolgersi tempestivamente alle forze dell'ordine, per tutelare altri minori coinvolti. Le forze dell'ordine ricordano anche ai genitori l'importanza di vigilare l'utilizzo da parte dei loro figli dei social network e di segnalare ogni comportamento sospetto. Un altro arresto per violenza sessuale emesso dal Gup di Brescia su richiesta della Procura, è stato eseguito nelle scorse ore dai carabinieri della compagnia di Breno, nei confronti di un tunisino 34enne che nel pomeriggio del 2 settembre, in evidente stato di alterazione psicofisica, si era avvicinato a due ragazze di 21 anni che aveva incontrato casualmente e le aveva importunate, costringendole a subire palpeggiamenti e degli atti sessuali. Le due giovani sono riuscite a chiamare il 112 e i militari accorsi sul posto sono riusciti a fermarlo dopo alcune resistenze. L'uomo è accusato anche di resistenza a pubblico ufficiale.
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