Verso il risarcimento per l'inondazione di Ardesio
E’ in trattativa il risarcimento da parte delle assicurazioni per conto di Enel Green Power a favore delle famiglie che subirono danni a seguito dalla frana del canale di adduzione avvenuta il 5 aprile 2023 ad Ardesio. Nelle scorse ore è stato deciso un rinvio al 5 febbraio prossimo, dell’udienza davanti al gip Federica Gaudino in cui si tratterà l’opposizione all’archiviazione presentata dal pm Letizia Ruggeri per il fascicolo che vede indagati il Ceo di Enel GP Salvatore Bernabei e il responsabile dell’impianto Flavio Tocci. Pare aperto uno spiraglio su un fatto che solo grazie al cielo non si è trasformato in tragedia. La parete del canale di adduzione, ricordiamo, posta a un centinaio di metri sopra alcune palazzine destinate per lo più a seconde case, crollò e 15mila metri cubi di acqua e fango invasero le abitazioni. Due famiglie del posto sono ancora senza casa e sono state costrette a trasferirsi altrove. Se si troverà un accordo, probabilmente finirà qui, con la revoca dell’opposizione alla richiesta di archiviazione del pm. I proprietari delle abitazioni coinvolte sono 14 con l’avvocato Massimiliano Meda e 8 con la collega Jessica Vitari. Mentre la società attribuisce il crollo a problematiche geologiche, il consulente del pm, Luigi Fiumana, indicò la causa nella «guscia» di malta messa con la cazzuola, nel 2007, per riempire la fessura tra il pavimento e le pareti del canale. La stima dei danni causati è di circa un milione, di cui 600miila euro necessari per opere di contenimento del materiale franoso.
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