Lombardia nel mirino per furti e rapine

La Lombardia è al primo posto per furti e rapine nelle abitazioni. Quinta per incidenza di reati, calcolata per 100mila abitanti. Diciottesimo indice di sicurezza più basso (92,6), migliore solo di Campania e Lazio. I dati soso contenuti nella quarta edizione dell’Osservatorio sulla sicurezza della casa curato da Censis e Verisure - realizzato con il contributo del Servizio analisi criminale del Ministero dell’Interno. La regione si conferma quindi lontana dal garantire un livello di sicurezza domestica sufficiente. Milano ha il numero più alto di denunce (9.451) ma in relazione alla popolazione è alla posizione numero 43. Le ultime due sono Cremona (993) e Lodi (601), quarantaseiesima e quarantanovesima. Nei primi sei mesi dell’anno, i furti comunicati alle forze dell’ordine risultano in calo. Ma in alcune province il trend è ancora in crescita: è il caso di Varese, che sale dai 1.695 casi del periodo gennaio-giugno 2024 ai 1.796 dello stesso periodo del 2025. In aumento anche i furti in casa nel Pavese, da 798 a 978, e nelle province di Lecco (da 523 a 585) e di Cremona (461 nel 2024, un caso in più quest’anno). L’altro attacco alle case è rappresentato dalle rapine. Il primato lombardo è il risultato di 336 denunce nel 2024, quasi una al giorno. Il numero di province tra le 50 più colpite in Italia scende a 8: Lodi, settima per incidenza, conta 12 episodi; Pavia, undicesima, 26; Brescia, ventiquattresima, 50; Cremona, trentesima, 13, davanti a Bergamo (40 rapine). Le ultime tre sono Mantova (trentasettesima con 14) , Milano (quarantesima con 109) e Como (quarantacinquesima con 19). Nel primo semestre, rispetto allo stesso periodo del 2024, le denunce sono in crescita a Varese e Pavia (in entrambe da 11 a 13).

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