A Darfo un punto informativo di Acque Bresciane
Acque Bresciane apre il sesto punto informativo sul territorio bresciano e la fa a Darfo Boario Terme, l’undicesimo Comune della Valle Camonica ad aver affidato i propri impianti alla realtà provinciale di riferimento per la gestione del ciclo idrico integrato. I nuovi uffici, inaugurati questo lunedì mattina in Corso Italia, alla presenza del presidente e dei tecnici del gestore unico e del sindaco di Darfo B.T, rappresentano un luogo di incontro e dialogo tra la società pubblica, nata nel 2017 come società in house della Provincia, e il cittadino camuno. Aperto il martedì e il giovedì, dalle 9 alle 12, lo sportello si aggiunge a quello di Sonico per dare risposte e assistenza ai cittadini dei Comuni di Darfo, Angolo, Lozio, Malegno, Sellero, Cedegolo, Berzo Demo, Paisco Loveno, Malonno, Sonico, Edolo e dei Comuni che faranno il loro ingresso in Acque Bresciane: attualmente la società serve 114 comuni, oltre 685 mila abitanti ed entro il 2032 dovrà acquisire la gestione del ciclo idrico di tutti i Comuni della provincia, come fa da qualche mese anche a Darfo B.T. Un servizio rivolto soprattutto a chi ha poca dimestichezza con la digitalizzazione dei servizi, per aiutare i cittadini a passare ad esempio alla bolletta digitale, che regala in omaggio la copertura del Fondo Perdite Occulte. La gestione dell’acqua come risorsa da non disperdere di fronte ai cambiamenti climatici, l’accesso equo all’acqua potabile, la gestione sostenibile del ciclo idrico con attenzione alla depurazione: sono aspetti che richiedono competenze e risorse che i Comuni non hanno, da qui la necessità di affidarsi ad una realtà provinciale, con buona pace della politica camuna che da anni cerca di gestire in autonomia le acque. Il risultato è che in Valle Camonica molti acquedotti fanno acqua da tutte le parti e molti Comuni hanno problemi di depurazione. Problemi che Acque Bresciane ora sta risolvendo lavorando su acquedotti, fognature e depurazione. Avviato l’impianto di depurazione di Malonno realizzato anche con contributi regionali. Acque Bresciane, che mediamente all’anno investe su tutta la provincia dai 50 ai 60 mln di euro, per migliorare la situazione obsoleta in cui si trovavano gli impianti camuni, ha investito negli undici Comuni valligiani, dal 2018 ad oggi, più di 18 milioni di euro e altri 13 serviranno per collettamento di Sonico e Edolo.
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