Crescono le disparità in Lombardia

Poveri sempre più poveri, ricchi sempre più ricchi. Le forbici delle diseguaglianze si ampliano in Lombardia, dove la ricchezza cresce ma con una distribuzione che favorisce l’aumento di vulnerabilità, impoverimento e disuguaglianza. Aumentano le disparità tra ricchi e poveri, tutelati e precari, strutturati e vulnerabili. Si assottiglia inesorabilmente il ceto medio per cui molte scelte di vita – comprare casa, avere figli, prendersi cura dei propri cari – diventano sempre più complesse o impattanti. Cresce, anno dopo anno, la difficoltà d’accesso al welfare coi servizi come sanità, sociale, istruzione. I dati sono riportati dall’ Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza, promosso dalle ACLI lombarde insieme a Istituto per la Ricerca Sociale, in collaborazione con Associazione per la Ricerca Sociale. A fronte del calo del potere d’acquisto registrato tra il 2019 e il 2023 sono aumentate pressoché tutte le spese sostenute e dichiarate, a partire da quelle per immobili a quelle per istruzione, sanità, previdenza e assicurazioni. E’ cambiato anche il peso delle voci di spesa per i contribuenti più ricchi e più poveri, ampliandosi a sfavore di questi ultimi. A livello regionale le spese per la casa pesano per il 15,3% sul reddito dei più poveri e il 3,2 per i più ricchi. Tra le province i redditi nominali aumentano ma, se parametrati all’inflazione, a Bergamo sono calati del -4,2% nel quinquennio, mentre a Brescia del -2,4%.

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