Un pastore geniale

Martino Ziliani, detto Tino, era un pastore transumante. Nato il 29 luglio del 1952 a Piancamuno, la vita del pastore gli era stata insegnata dal padre, che a suo volta l'aveva ereditata dal nonno. Martino è morto cinque anni fa, improvvisamente, aveva 67 anni. Con una giornata di studi e di confronto, la sua comunità, lo ha voluto ricordare. A Solato, dove a lui e alla pastorizia è stata dedicata una stanza della casa museo, nata nel 2018 ed ospitata nella vecchia canonica. Una giornata voluta dalla Comunità Montana di Valle Camonica, dal Comune di Piancamuno, dalla Casa Museo di Solato e dal Macil, il centro per l'itineranza e la lana di Malonno che Tino ha contribuito a creare. Quando nel 1971 il padre Battista si ritira i figli vendono il gregge e si trasferiscono in Svizzera dove continuano la loro professione guidando le greggi di altri allevatori. Una vita dura, di solitudine, al freddo. Al pastore Tino la TV Svizzera dedica anche un documentario. All'estero il nostro impara anche l'arte della tosatura che gli sarà utile al suo ritorno in Italia, nel 1987 quando nasce la figlia. Ritornato in patria Tino non resta con le mani in mano, forma una squadra di tosatori, fonda l'associazione dei pastori camuni contribuisce a far nascere il centro MACIL di Malonno e promuove l'arte della pastorizia e i suoi valori in tutta la Valle. Quest'uomo è stato una figura cardine nel mondo della pastorizia camuno e non solo: ha saputo unire generazioni di pastori, per loro è stato un punto di riferimento, ha lottato perché la storia di questo mondo non venga dimenticata. La commemorazione a Solato è stato un modo semplice e genuino per dirgli grazie e anche che questo mestiere antico sta affrontando nuove e grandi sfide, che a lui sarebbero piaciute.

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