Più risorse dall’idroelettrico
Un grande regalo di Natale potrebbe arrivare ai territori come la Valle Camonica pesantemente interessati da dighe e tralicci per la produzione di energia elettrica nel Paese. Si parla di 8 mln di risorse in più derivanti dai canoni delle grande derivazioni idroelettriche che potrebbero essere trasferiti ai territori la cui risorsa idrica viene sfruttata, per intero, proprio come già avviene in Valtellina. Speranze in questo senso le aveva date agli amministratori camuni l’assessore regionale agli enti locali Massimo Sertori nell’incontro sulla ridistribuzione dei fondi Odi cui hanno preso parte anche i tre consiglieri regionali Claudia Carzeri, Davide Caparini e Diego Invernici che hanno portato la questione in consiglio regionale. L’aumento del trasferimento delle risorse è stato proposto nel corso della discussione del prossimo bilancio di Regione Lombardia, è in discussione in Commissione Ambiente ed è stato condiviso da tutte le forze politiche ma prima dovrà passare per la Commissione Bilancio, per poi tornare in aula prima di Natale. «Con questo emendamento e con questo impegno che abbiamo preso, vogliamo dare un segnale forte di concretezza ai territori montani e alle aree interne – dichiarano i Consiglieri - parliamo di zone che sostengono direttamente l’impatto ambientale e gestionale degli impianti idroelettrici, ma che non ricevono risorse proporzionate ai loro bisogni. Trasferire la totalità dei proventi dei canoni, come già accade in Valtellina, significa riconoscere il valore del contributo degli enti locali aumentando di circa 8 milioni le risorse a loro disposizione per consentire programmare interventi e servizi».
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