Armi e azoto nei covi della baby gang

Pistole, tirapugni, munizioni, un taser, coltelli a serramanico e bombole di protossido di azoto (gas esilarante) utilizzato come sostanza stupefacente che può provocare, se assunto in modo non corretto, gravi danni neurologici. E' quanto hanno trovato i carabinieri della compagnia di Gardone Valtrompia nelle case degli indagati nell'ambito dell'indagine sulla baby gang che ha seminato il panico fra i giovani ed i giovanissimi della Valtrompia per due anni con rapine, estorsioni, minacce, furti, atti persecutori. I membri della banda bullizzavano, molestavano e minacciavano coetanei per rubargli scarpe e indumenti, cellulari e borse. Sette componenti, tutti maggiorenni, della “Villa Carcina 069 al comando” sono stati condannati, dopo l'arresto nel settembre del 2024, a pene fra i 2 e gli 8 anni. Per altri otto sono scattate questo lunedì le misure cautelari in comunità o ai domiciliari. Altri 17 sono indagati. Nel corso dell'esecuzione delle misure cautelari i militari di Gardone Valtrompia hanno effettuato perquisizioni nelle abitazioni dei membri del sodalizio nei comuni di Villa Carcina, Sarezzo e Concesio. Il materiale trovato è stato tutto sequestrato. Altri due giovani sono stati denunciati in queste ore dai carabinieri della compagnia di Brescia dopo che, su segnalazione di alcuni passanti, li hanno trovati mentre inscenavano un'azione armata attraversando le strisce pedonali e puntando una pistola verso un veicolo in transito, al fine di realizzare un video promozionale per una marca di abbigliamento locale. L’arma, una scacciacani, è stata sequestrata, i due ragazzi sono stati denunciati per procurato allarme. Altre tre denunce a Flero di tre cittadini sudamericani per riciclaggio di auto rubate e porto di oggetti pericolosi. Durante un controllo i tre sono stati trovati a bordo di un'auto rubata e con targa contraffatta e con oggetti da scasso. Si tratta di due cileni di 27 e 42 anni e di un argentino 30enne.