S. Barbara in miniera

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La Valle Camonica ed il Sebino sono stati terra di minatori e di miniere. Terra di miniere perché in quel di Pisogne, dove sta nascendo un progetto di parco minerario, ve ne sono a decine, molte conosciute, altre da esplorare, altre ancora da ritrovare o ritrovate, come la miniera dei cristalli riscoperta dal Gruppo Speleo Montorfano di Coccaglio grazie alla testimonianza di vecchi minatori e dei loro familiari. A Malonno la miniera Ferrominers chiusa nel 1953 è tornata a raccontare la sua storia e la storia dei minatori camuni grazie ad un progetto di recupero. Sono stati, inoltre, moltissimi i minatori camuni che hanno lavorato nelle miniere all'estero, in Francia e in Belgio. La loro patrona è, come per i vigili del fuoco, santa Barbara. Per ricordarla e per ricordare il sacrificio dei minatori, le miniere di Malonno e di Pisogne in queste settimane hanno ospitato le messe per S. Barbara. A Malonno l'iniziativa è stata organizzata domenica 7 dicembre dal Gruppo Ferrominers e dal gruppo speleo. I partecipanti sono stati accolti nel salone 18 dopo una visita alla miniera. Dopo la messa sono stata accesi l'albero ed il presepio ed è stata benedetta la stata di Santa Barbara. La celebrazione è stata accompagnata dai canti del Coro Baitone di Edolo. A Pisogne, invece, la messa in miniera è ormai una tradizione. La si celebra da moltissimi anni. Ad accogliere i partecipati la miniera 4 ossi di Pontasio una delle prime ad essere state riaperte. L'organizzazione è stata curata dalle sezioni CAI di Pisogne, Lovere e Monte Orfano di Coccaglio. La celebrazione si è tenuta domenica 14 dicembre ed è stata seguita da un rinfresco. Queste celebrazioni sono particolarmente suggestive, non solo perché si tengono in luoghi per così dire insoliti, ma perché permettono di ascoltare atmosfere insolite. Un tempo nelle miniere, infatti, si lavorava, si soffriva, ci si ammalava e si moriva anche. Ed oggi ritornare in quei luoghi è ridare voce ai minatori e alle loro famiglie, è un dirgli grazie per le sofferenze patite. E non ultimo in queste gallerie si scoprono scenari bellissimi, affascinanti ed inusuali che ci raccontano anche di come sono fatte le nostre montagne.

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