Sicurezza alimentare, il ruolo di Brescia
25 milioni di analisi ogni anno, test sui materiali che entrano in contatto col cibo, attività di ricerca, prevenzione e sorveglianza epidemiologica. In estrema sintesi il lavoro dell'Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell'Emilia Romagna con sede a Brescia, l’istituto che a livello nazionale sostiene produttori a trasformatori alimentari che si battono per la qualità di ciò che arriva sulle nostre tavole. In occasione della giornata mondiale della sicurezza alimentare – che si celebra il 7 giugno, la Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali della Lombardia e dell’Emilia Romagna che conta 17 sedi ha voluto far conoscere il proprio lavoro perché, oggi più che mai, è fondamentale per supportare le produzioni alimentari italiane, dalle principali a quelle minori. “La sicurezza alimentare – si legge in una nota diffusa ieri da IZSLER – deve, oggi più che mai, affrontare sfide complesse: gli effetti dei cambiamenti climatici influiscono sull'aumento di micotossine e la salmonella negli alimenti vegetali non trasformati, la scarsa disponibilità di acqua mette a rischio le coltivazioni, mentre è necessario anche vigilare sugli alimenti intossicati dall’uso di pesticidi in Paesi terzi e l’importazione di materie prime con criticità residue”. A tutto questo si deve aggiungere che a mettere in pericolo la salubrità degli alimenti possono contribuire anche i nuovi materiali impiegati per il loro confezionamento, come bioplastiche e materiali riciclati che entrano in contatto con gli alimenti. Ecco allora che in quadro di questo genere è fondamentale il lavoro di monitoraggio che gli istituti zooprofilattici svolgono sulla qualità del cibo, che è come dire proteggere la salute delle persone e sostenere l'economia agroalimentare sana. Un lavoro che IZSLER Brescia svolge quotidianamente con un team di dieci tecnici ed esperti che sono in continuo contatto e di continuo si confrontano con le istituzioni e gli operatori del settore, in modo da poter assicurare controlli puntuali e affidabili su tutte le produzioni di origine animale e vegetale, garantendo che lungo tutta la filiera produttiva circolino sono alimenti sani. Tutto questo a tutela, in primo luogo, dei consumatori, ma anche del Made in Italy. Proprio le attività di ricerca, prevenzione e sorveglianza epidemiologica svolte dall'Istituto rafforzano il legame tra sicurezza alimentare, benessere animale e salute pubblica.
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