Enel rinuncia alla sperimentazione, soddisfatto Davide Caparini
Due mesi fa presso la sede di Enel Green Power di Sondrio si era svolto un incontro che annunciava, per l’estate 2025, una sperimentazione su tre dighe lombarde: Sardegnana, Trona e Venerocolo. Tale sperimentazione avrebbe previsto l’attività in solitaria di un unico operatore per ciascun impianto, superando il vincolo finora vigente della presenza di almeno due lavoratori per sito in contesti montani e isolati a oltre 2.500 metri di quota. Una proposta che ha subito attivato i rappresentanti sindacali delle strutture coinvolte e i lavoratori stessi, ma anche gli amministratori camuni che avevano espresso forte preoccupazione per le ricadute in termini di sicurezza operativa. Alla luce delle richieste espresse dal territorio, Enel ha quindi ritenuto opportuno rivedere la sua posizione in merito alla sperimentazione e quindi mantenere i due operatori. Una decisione che ha soddisfatto il presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale della Lombardia Davide Caparini: «La decisione di Enel Green Power di sospendere la sperimentazione del presidio con operatore singolo presso le dighe lombarde è una vittoria del buon senso e della responsabilità. Ma soprattutto – è giusto dirlo – è una vittoria dei lavoratori, che hanno saputo far valere i propri diritti e ribadire con fermezza l’importanza della sicurezza sul lavoro». «Con la mia interrogazione – ha continuato - ho voluto portare all’attenzione delle istituzioni il rischio legato a un modello operativo che metteva in discussione non solo la sicurezza dei lavoratori, ma anche la gestione tempestiva delle emergenze in territori difficili da raggiungere. Questa retromarcia conferma che vigilare funziona, e che l’impegno delle persone che lavorano sul campo è la prima e più concreta forma di tutela per tutti». «Ora è fondamentale garantire che la decisione di Enel non sia temporanea ma definitiva e che la sicurezza resti al centro delle politiche di gestione delle infrastrutture strategiche, soprattutto in ambito montano – conclude Caparini –. A tutti coloro che, con determinazione e coraggio, hanno fatto sentire la propria voce, va il mio personale ringraziamento».
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