Frana di Ardesio, Enel si dice estranea

A 2 anni di distanza dalla frana che colpì Ardesio il 5 aprile 2023 a seguito della rottura della condotta Enel alla centrale idroelettrica di Ludrigno, sono ancora diverse le famiglie in attesa dei risarcimenti promessi, come sottolineato dal deputato della Lega segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati, Fabrizio Cecchetti. Si tratta di famiglie che vivono in una situazione di incertezza e disagio e “il quadro resta critico nonostante l’azienda avesse garantito assistenza e copertura dei danni”, come affermato dallo stesso Cecchetti. Quel mercoledì mattina intorno alle 7, circa 15mila metri cubi d’acqua, insieme a detriti, si riversarono su via Piemonte, via Alpini, via Monte Secco e nella zona di Carpignolo. Una settantina di persone rimasero isolate per qualche settimana, mentre due famiglie residenti in via Alpini sono state costrette a lasciare la loro abitazione. Ad oggi, tutti coloro che hanno subìto danni - Comune compreso - sono ancora in attesa di ricevere quanto spettante. “Le segnalazioni dei cittadini parlano di ritardi e mancanza di risposte, precisa l’onorevole Fabrizio Cecchetti. Nonostante la disponibilità della comunità al dialogo, tutto è fermo tra burocrazia e contenziosi. È inaccettabile che una situazione così grave resti irrisolta dopo oltre due anni. È necessario accertare lo stato dei ripristini, monitorare la sicurezza del territorio e sollecitare un confronto diretto con Enel affinché mantenga gli impegni assunti”. Enel Green Power Italia fa presente che ha collaborato sin da subito con le autorità preposte per gestire la fase di emergenza e le fasi successive di ripristino. Con spirito solidale, pur non ritenendosi responsabile, si è messa spontaneamente a disposizione delle comunità locali anche con proprio personale specializzato, ditte appaltatrici, mezzi di trasporto e quelli adibiti alla movimentazione terra, per fornire assistenza alle persone coinvolte. Secondo la stessa “le cause dell’evento, da quanto emerge dalle analisi tecniche sino ad ora effettuate dalla società, risultano riconducibili a fattori imprevedibili ed estranei all’esercizio dell’impianto”.

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